Ma tanto basta per anticipare la tendenza che i risparmiatori delusi dai Bot (Buoni ordinari del Tesoro che hanno un rendimento ormai sotto lo 0% al netto delle commissioni) e ancora timorosi delle performance borsistiche (i listini hanno guadagnato il 40% rispetto al punto più basso della crisi toccato a marzo e potrebbero anche fermarsi per una pausa di riflessione) guardano all'investimento sicuro per eccellenza e cioè al mattone.
Timidamente i clienti che chiedono mutui si sono riaffacciati allo sportello. I prezzi degli immobili non sono calati in maniera drastica come in altri paesi ma il mercato sta trovando un suo equilibrio tra venditori e compratori. E chi ha disponibilità liquide comincia a fare i suoi conti. Questa la sensazione che si respira alla Banca Nazionale del Lavoro che conferma a Il Tempo che «soprattutto per quanto riguarda Roma e nonostante le generali difficoltà del mercato, nei primi sette mesi del 2009 la domanda di mutui e l'erogato per abitazioni è tornata a crescere».
Anche se in questo caso nelle erogazioni sono da considerare quelle legate alla portabilità dei mutui. Una facoltà che ha consentito a molti mutuatari di abbassare il costo della rata e che ha messo in moto una parte del mercato. Ma a parte questo il segnale c'è. E senza il supporto dei dati è la stessa tendenza che si riscontra anche presso Unicredit-Banca per la casa.
Fonti dell'istituto spiegano che «allo sportello si percepisce la situazione di difficoltà che le famiglie italiane stanno vivendo. Soprattutto in termini di cautela prima di acquistare un'abitazione». Ma qualcosa si muove. A livello di mercato gli ultimi dati disponibili sono quelli di Bankitalia che, a marzo 2009, mostra un calo nelle erogazioni dei mutui del 23% circa. Fin qui dunque la statistica. Quello che è ormai chiaro è che la sensazione del tracollo dell'economia per i piccoli investitori sia ormai alle spalle.