il tasso di interesse non è nient’altro che il costo del denaro
Continuando ad utilizzare il concetto “spiegalo ad un bambino” in parole povere il tasso d’interesse è la parte calcolata sul capitale prestato, come corrispettivo per il servizio offerto.
E’ prassi comune valutare la competitività di un Mutuo in base al tasso di interesse. In parte è vero, ma non è l’unico parametro da considerare per la scelta del mutuo migliore in base alle proprie esigenze.
Per questo motivo andremo a vedere quali sono questi altri parametri per essere in grado di valutare quale può essere il tasso giusto per te, perché se non ci capisci “un tasso” potresti sbagliare! :D
I Mutui si differenziano appunto per la tipologia di tasso applicato che possono essere a tasso fisso o tasso variabile.
Mutuo a tasso fisso
Il Mutuo a tasso fisso è particolarmente indicato per i lavoratori dipendenti o comunque per chi ha un reddito fisso, infatti questa tipologia di mutuo consente di avere la stessa rata per tutta la durata del mutuo.
L’indice che viene utilizzato come parametro per i tassi di interesse da applicare sui mutui è l’EURIRS (Euro Interest Rate Swap) o IRS, tale valore viene diffuso quotidianamente dalla Federazione bancaria europea.
Quindi il vantaggio principale è che il mutuo a tasso fisso non subisce cambiamenti ma rimane inalterato per tutta la durata del contratto, quindi anche se i tassi di interesse salgono la rata rimane invariata.
A seconda dei casi, il mutuo a tasso fisso può presentare delle controindicazioni, perché generalmente il tasso fisso è più alto di quello variabile, e quando scendono i tassi, la rata non diminuisce.
Mutuo a tasso variabile
Come è comprensibile dal nome di questo tipo di Mutuo, il tasso può cambiare e quindi incrementare o diminuire l’importo della rata da pagare. Generalmente il mutuo a tasso variabile si presenta più basso rispetto al mutuo a tasso fisso, è però soggetto all’andamento dell’indice EURIBOR che regolamenta il tasso di interesse utilizzato tra le banche europee.
Il mutuo a tasso variabile è vantaggioso quando i tassi di interesse sono bassi, mentre può aumentare all’aumentare dell’indice di riferimento EURIBOR. Può essere quindi non indicato per un lavoratore dipendente o chi comunque ha un reddito fisso e potrebbe avere seri problemi. (vedi crisi dei mutui USA)
RACCOMANDAZIONE!
Il Tasso d’Ingresso ed il Tasso a Regime
Voglio farti una raccomandazione, parlandoti appunto del tasso di ingresso che viene utilizzato dalle banche come strumento di marketing (o specchietto per le allodole se vogliamo) per rendere piu allettanti le proprie offerte di mutuo.
In sostanza il tasso di ingresso è un tasso molto competitivo che viene però applicato solo per una breve durata dopodiché si passerà al tasso a regime che verrà applicato per il resto della durata del mutuo.
Quindi non farti allettare dal tasso d’ingresso che ha breve vita. I parametri che devi valutare sono lo SPREAD, che sarebbe il ricarico che la banca applica sul tasso EURIBOR o EURIRS (che è la base di partenza di tutte le banche per fare le loro offerte e quindi decidere il proprio SPREAD ) e quindi il tasso a regime.
PS: questo post è un estratto della Guida "Scelta del MUTUO" che puoi scaricare GRATIS qui: http://www.prestitiemutui.biz/guidamutui/guida_mutui.html
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