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martedì, agosto 07, 2012

Federalberghi: un focus sulle vacanze estive degli italiani


Cala significativamente il numero di italiani che hanno già fatto o si apprestano a fare vacanze tra giugno e settembre. Il dato emerge da un’indagine realizzata da Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions, effettuata dal 9 al 13 luglio su un campione di 1.200 italiani maggiorenni. Saranno infatti il 44,7% gli italiani che si concederanno una vacanza, pari a circa 27 milioni di persone rispetto ai 33,2 milioni dell’estate 2011, con una flessione del 18,9%. Gli indecisi sono ancora il 6%, rispetto al 3,1 del 2011, sintomo di una situazione molto instabile.
A rimanere a casa sarà il 49,1% della popolazione rispetto al 41,9% dell’estate 2011; nel 51,6% dei casi la motivazione alla base della scelta di non muoversi è legata a motivi economici, in netto aumento rispetto al 42,8% registrato nel 2011. E pensare che gli ultimi dati sulla sfera creditizia lasciavano ben sperare, con una crescita sostanziale delle richieste di prestiti per vacanze e svago nei primi 6 mesi del 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011.
Sul fronte delle mete, a farla da padrone sono le località di mare, che raccolgono il 67,9% delle preferenze  rispetto al 70,4% del 2011. La montagna segue a debita distanza con il 15,6% delle preferenze (stabile rispetto al 2011) e risultano in crescita le località termali e del benessere con il 4,2% rispetto al 3,1% del 2011. La spesa stimata per la vacanza estiva, comprensiva di tutti gli extra, sarà di 741 Euro, in lieve calo rispetto ai 776 Euro del 2011.
A livello regionale, la Calabria sarà la regina dell’estate 2012 con un 12,9% di domanda nazionale rispetto al 9,7% del 2011; la forte focalizzazione su un turismo che sa coniugare la tradizione e l’innovazione ha premiato significativamente la regione meridionale, capace di garantire un’accoglienza di prim’ordine. Seguono il Veneto col 10,7% rispetto al 7,2% del 2011, la Sicilia in calo con il 9,7% rispetto al 13% del 2011, la Sardegna, anch’essa in calo, con l’8,9% rispetto al 10,2% del 2011, il Lazio con il 7,1% e la Puglia con il  6,5%.