- È il vero business. Quello verso cui le società d'intermediazione immobiliare si stanno dirigendo in massa, attirate dagli alti rendimenti e dall'affinità "tematica" del settore.
Il mondo della mediazione creditizia in franchising sta vivendo un boom che è solo all'inizio, grazie alla crescente propensione all'indebitamento degli italiani. Basti pensare che oggi, almeno per Tecnocasa, prima realtà a livello europeo nel settore immobiliare, i ricavi provenienti dal credito hanno superato quelli derivanti dell'attività di compravendita di immobili.
L'affare è tale che quasi tutte le società che operano nell'intermediazione del "mattone" hanno attivato un braccio operativo specializzato nella concessione di mutui ai clienti.
Kiron ed Epicas, ad esempio, società creata "ad hoc" da Tecnocasa (e dalla controllata Tecnoreti) per l'erogazione del credito, contano sul territorio nazionale 410 filiali, tutte in franchising. L'obiettivo di crescita, per l'amministratore unico Renato Landoni, è «quello di arrivare a mille affiliati nei prossimi quattro o cinque anni». In pratica, un punto vendita di mutui ogni quattro di immobili.
Una crescita che è resa possibile grazie all'aumento dei volumi erogati. Con 2,5 miliardi di euro, nel 2006 la mediazione creditizia del gruppo Tecnocasa dovrebbe segnare un aumento del 13% rispetto al 2005.
Il costo contenuto del denaro, unito alla passione per gli immobili degli italiani sono il terreno migliore per la crescita del settore. E i margini per migliorare certo non mancano. Basti pensare che in Italia il debito delle famiglie si aggira intorno al 30% del Pil, contro il 55% della media dell'area euro e il 90% del mondo anglosassone.
La strada per lo sviluppo della rete in franchising passa comunque per una maggiore qualificazione del personale. «Cerchiamo neolaureati o promotori finanziari con le doti giuste - aggiunge Landoni - da far crescere nella rete almeno per un anno e mezzo. Solo dopo concediamo, a chi lo desidera, la possibilità di aprire una nuova agenzia».
Dopo i mutui per l'acquisto della prima e seconda casa, l'offerta delle agenzie intanto si allarga: la nuova frontiera si chiama credito al consumo.
«Il nostro core business rimane quello dei mutui - dice Marco Rognini, direttore rete franchising di Rexfin, società di mediazione creditizia di Professionecasa - ma puntiamo anche a fornire prestiti personali, leasing e carte di credito».
Ma quanto costa, per un franchisee, entrare nel mercato dell'intermediazione creditizia? «La nostra commissione di ingresso è di 5 mila euro - aggiunge Rognini - quindi con quindici, ventimila euro al massimo si è in grado di aprire un'agenzia e intraprendere l'attività».
Con quali risultati, però, è difficile da prevedere. «Tutto dipende dall'abilità di chi vende. In media i nostri affiliati raggiungono un fatturato di circa 130 mila euro lordi - conclude il direttore di Rexfin - ma molti riescono a raggiungere quote anche superiori».
Fonte: il Sole 24 Ore - Articolo di Luca Davi
venerdì, ottobre 20, 2006
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