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mercoledì, dicembre 27, 2006

Tassi, sei rialzi nel 2006. Stangata sui mutui
Il costo del denaro è salito al 3,5%. Sono in arrivo nuovi aumenti nei primi mesi del 2007
La Bce è preoccupata per la ripresa dell’inflazione. La strategia pesa sulle tasche del popolo delle rate
È STATO l’anno dei rialzi dei tassi d’interesse. Sei incrementi in 12 mesi. L’ultimo, di un quarto di punto percentuale, deciso dalla Bce ha portato il tasso base al 3,50%. E per il 2007 sono in arrivo nuove strette monetarie, secondo quanto ha lasciato trapelare dalle sue dichiarazioni il presidente dell’Eurotower, Jean-Claude Trichet, preoccupato per una ripresa della spirale inflazionistica. Il rischio di un surriscaldamento dei prezzi, secondo Trichet, è dovuto al fatto che Eurolandia si prepara a inaugurare il 2007 con una crescita «solida». E quindi l’inflazione «probabilmente» aumenterà ancora. Per evitare contraccolpi, la Banca centrale europea si dice pronta ad agire «puntualmente» e «con fermezza» per contenere il previsto rialzo dei prezzi, confermando indirettamente così la sua propensione verso un nuovo incremento dei tassi. Per il popolo delle rate, quindi, si preannunciano tempi bui. Soprattutto per coloro che hanno un mutuo a tasso variabile, ma le conseguenze si ripercuoteranno anche su chi ha scelto il tasso fisso. L’ultimo aumento dei tassi dello 0,25%, secondo i calcoli dell’Adusbef, è costato caro alle famiglie italiane. Non solo mutui, ma la stretta riguarda anche l’onere dei prestiti, di quelli accesi per l’acquisto di piccoli elettrodomestici o di auto nuove, e più difficile sarà anche rifinanziare il debito pubblico (oggi già a oltre 27 mila euro a testa). Secondo i calcoli dell’Adusbef, ad esempio, un mutuo di 100 mila euro a 10 anni al 5% comporta una rata mensile di 1.060,66 euro o semestrale di 6.414,71. Un aumento del tasso al 5,25% comporterà un aumento di 12,25 euro sulla rata mensile (+147 euro annui) o di 75,99 euro sulla rata semestrale (+151,98 euro l’anno). Per un mutuo di 200 mila euro a 10 anni un tasso al 5% comporta una rata mensile di 2.121,32 euro o semestrale di 12.829,42. Un aumento al 5,25% comporterà un rincaro di 24,50 euro sulla rata mensile (+294,00 annui) o di 151,98 euro sulla rata semestrale (+303,96 euro l’anno). Discorso simile per i prestiti. Ricorrere ad una linea di credito da 6.000 euro per l'acquisto di elettrodomestici ed altri prodotti per la casa, sostiene l’Adusbef, comporterà un aumento complessivo della somma rimborsata in 5 anni di circa 93 euro. Per arredare casa o acquistare un'auto con un prestito da 15 mila euro si sborseranno in media 228 euro in più, mentre per affrontare spese di maggiore entità (matrimonio, iniziative commerciali) con un prestito da 30 mila euro, serviranno in 5 anni 453 euro in più. Nei primi mesi del 2007, secondo quanto si attendono gli operatori, arriverà una nuova stretta sui tassi. L’economia in Europa corre e questo scenario però comporta rischi legati soprattutto alla possibilità di un rinnovato aumento dei prezzi del greggio. A questa variabile, poi, bisogna aggiungere ulteriori incrementi delle tariffe e delle imposte indirette. In questo quadro, Trichet ha sottolineato che una «politica monetaria accomodante si tradurrebbe solo in un tasso d’inflazione elevato e inietterebbe volatilità nell’economia».
FONTE: Il TEMPO

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