In linea con le attese di mercati finanziari e analisti, il direttivo dalla Bce riunito ieri vara una stretta da un quarto di punto sui tassi di riferimento della zona euro. Il tasso minimo sul rifinanziamento principale sale così al 3,5 per cento dal precedente 3,25, cui è portato lo scorso 5 ottobre con un'analoga stretta monetaria da 25 centesimi. Si tratta del sesto rialzo dei tassi ufficiali da dicembre scorso, quando la Banca centrale europea procede alla prima stretta sul credito dopo oltre cinque anni. La mediana delle stime degli economisti vede inoltre il riferimento salire a 3,75 per cento per la fine del primo trimestre 2007. Lo staff della Bce rivede al rialzo le sue stime per il Pil 2006 e quelle 2007 della zona euro, mentre abbassa le stime per l'inflazione dello stesso biennio. Per il Pil 2006 la proiezione è ora al 2,5-2,9 per cento rispetto al 2,2-2,8 della stima di tre mesi fa. Per il 2007 si passa all’1,7-2,7 per cento dal 1,6-2,6, mentre per il 2008 la stima è di 1,8-2,8 per cento. In tema di inflazione armonizzata la stima per il 2006 scende al 2,1-2,3 per cento dal 2,3-2,5 precedente, quella 2007 è ora all’1,5-2,5 per cento dall’1,9-2,9, mentre per il 2008 la proiezione si attesta all’1,3-2,5 per cento. Secondo il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, le revisioni su Pil e prezzi beneficiano del calo dei prezzi del greggio. Roberto Anedda, direttore Marketing di MutuiOnline (www.mutuionline.it) ricorda che “con il nuovo aumento la Bce porta i tassi d’interesse ben un punto e mezzo in più di un anno fa”. L’incremento complessivo influisce “notevolmente anche sui mutui, allontanandoli dai minimi storici su cui i tassi erano rimasti fermi praticamente per quasi due anni, prima che la Bce cominciasse a elevare il costo del denaro”, spiega l’esperto, sottolineando che l’aumento porta a un maggior costo dei mutui a tasso variabile. “Un anno fa la rata mensile per un mutuo da 100mila euro andava dai 966 euro per un mutuo a dieci anni ai 422 euro per un mutuo a trenta anni; la rata mensile è ora più alta di 60-90 euro, a seconda della durata totale del mutuo”, osserva Anedda. Il patron di Geox, Mario Moretti Polegato, da Bruxelles afferma che il rialzo "non è positivo, ma neanche preoccupante o catastrofico". E non deve allarmare nemmeno il rafforzamento dell'euro: nessuna nostalgia della lira, quindi. "Certo - aggiunge, annunciando l’ingresso nel nel mercato delle calzature sportive con scarpini da calcio che respirano - se adesso arrivasse una bella svalutazione molti dei nostri problemi sarebbero risolti. Ma il mondo è cambiato e non è più così che si compete sui mercati. Serve piuttosto un salto culturale che ci porti non solo a innovare di più, ma anche ad andare oltre, sperimentando e realizzando progetti". Sul rialzo dei tassi è perplesso Gianni Pittella, presidente della delegazione italiana nel gruppo del Pse al Parlamento europeo: "Questa ulteriore stretta monetaria rischia di compromettere seriamente una ripresa dal carattere ancora esitante".
Fonte: Denaro.it
lunedì, dicembre 11, 2006
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