Come preannunciato ieri, la BCE ha innalzato di mezzo punto percentuale il costo del denaro, portandolo al 3%. Le ripercussioni sul nostro portafoglio non tarderanno a farsi sentire: naturalmente i mutui a tasso variabile aumenteranno. Quanto? Calcolando un finanziamento di 200 000 euro a dieci anni, il rincaro su base annua sarà di 298 euro; di 326 euro per la stessa cifra, ma con un frazionamento in quindici anni. Il consiglio migliore, visto che la Banca Centrale Europea non si fermerà qui, é di scegliere mutui a tasso variabile rinegoziabili che contemplano la possibilità di rivedere le condizioni del finanziamento in casi come quello di cui stiamo parlando. Se si sottoscrive un mutuo di questo tipo, la banca erogatrice é obbligata ad informare il cliente dell'avvenuta variazione dei tassi e ad accettare la possibilità che vengano rinegoziaziate le condizioni. Oltre ai mutui immobiliari,rincareranno anche i tassi (Taeg) degli acquisti rateali, carte revolving incluse: il credito al consumo, in forte crescita nel nostro Paese, ha anche questo rovescio della medaglia e non sfugge all'impietosa legge dei numeri. In positivo, come dicevo ieri, dovrebbero aumentare le rendite sia dei depositi (conti correnti), sia dei titoli di Stato.....a settembre é previsto un ulteriore ritocco!q
Fonte: http://contintasca.blogosfere.it
mercoledì, agosto 09, 2006
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