I tassi di interesse bancari sui prestiti continueranno a salire nonostante il fermo aumento degli ultimi mesi, almeno questa è l’opinione del quotidiano Finanza & Mercati.
Punto di riferimento un confronto storico tra l'andamento dei tassi attivi bancari sulle nuove operazioni di mutuo alle società non finanziarie e quello relativo ai rendimenti dei titoli di stato a breve e lungo termine.
Secondo il quotidiano finanziario "Il 2007 sarà un altro anno all'insegna del rialzo per i tassi bancari che dovrebbero crescere di circa mezzo punto percentuale a meno di un'imprevedibile inversione di tendenza della politica monetaria dell'aera euro"
Ma come arriva a questa conclusione?
Prima premessa. L'impostazione attualmente seguita dalla BCE é improntata al rialzo dei tassi di interesse.
Seconda premessa. I tassi bancari sulle nuove operazioni di prestito mostrano un’alta correlazione al rendimento dei Btp decennali mentre trovano nei Btp biennali una base al di sopra della quale lievitare, con uno scarto di circa 90 centesimi (la media degli ultimi sette anni e mezzo). Il rendimento dei titoli di stato di lungo periodo (i decennali) rappresenta per le banche un costo opportunità (ovvero quanto potrebbero ricavare da un investimento in obbligazioni di Stato in alternativa alla concessione di un prestito alle imprese) mentre il rendimento dei Btp a due anni costituisce per le banche una buona approssimazione delle tendenze del costo di finanziamento presso il sistema monetario.
Quindi: se aumenta il costo opportunità, rappresentato per le banche dai rendimenti dei Btp decennali (vedi sopra), allora aumenta il costo del finanziamento concesso dalle banche ovvero aumentano i tassi praticati dagli istituti bancari. Attualmente il differenziale tra Btp decennali e il tasso medio sui prestiti concessi dalle banche risulta mantenersi in condizioni di assoluta neutralità, per valori medi di lungo periodo il decennale è superiore di un terzo di punto.
E se aumenta il rendimento dei titoli di stato biennali cosa accade?
Il rendimento dei Btp a due anni costituisce per le banche una buona approssimazione delle tendenze del costo di finanziamento presso il sistema monetario. Il differenziale tra tasso medio attivo bancario e rendimento dei Btp biennali appare ad un livello dimezzato rispetto alla media di lungo periodo. Secondo gli analisti di Finanza e Mercati questo differenziale tenderà a diminuire ulteriormente nei prossimi mesi in seguito agli aumenti dei tassi monetari da parte della BCE ponendo le basi per un nuovo ulteriore aumento dei tassi.
Quindi, a meno di una netta inversione di tendenza della politica monetaria nell'area Euro, il 2007 sarà un altro anno all’insegna del rialzo per i tassi bancari.
Fonte: www.soldiblog.it