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martedì, novembre 14, 2006

Mutui. Ctcu: “La riaccensione? Non sempre conveniene”

Con la riaccensione di un mutuo non si perdono i benefici fiscali. A ricordarlo è il Ctcu (Centro tutela consumatori utenti) che ha elaborato una serie di criteri per valutare la convenienza dell’estinzione e riaccensione di un mutuo a diverse condizioni.
Infatti, prima di eseguire tale operazione, secondo il Ctcu, bisogna considerarne anche i costi. I maggiori oneri potrebbero derivare da: il costo di cancellazione dell’ipoteca (circa 700 euro); le spese notarili di stipula del nuovo mutuo (fra i 1000 e i 2000 euro); il prezzo di istruttoria del nuovo mutuo (circa 300 euro). Si deve, inoltre, considerare il costo della penale di estinzione anticipata del vecchio mutuo, qualora prevista dal vecchio contratto.
In ogni caso, sottolinea il Ctcu, l’estinzione del vecchio mutuo e la sostituzione con uno nuovo può essere di interesse solo se non si è oltrepassata la metà della durata del primo. Allo stesso modo, il passaggio attuale da un tasso variabile ad uno a tasso fisso può essere più una questione di tranquillità psicologica per il futuro che non un risparmio di spesa certo e sicuro sin dall’inizio.

Fonte: Ctcu

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