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lunedì, novembre 27, 2006

Mutui: come scegliere con i tassi al 3,5 per cento

L'ulteriore aumento da parte della Bce è ormai scontato: il 7 dicembre avremo un nuovo rialzo dello 0,25%. Il tasso fisso è ormai richiesto dalla maggior parte degli italiani. Ma il risparmio vero si ottiene selezionando bene la banca, meglio on line


E’ ormai prossimo quello che sembra l’ormai scontato, ulteriore aumento dei tassi d’interesse da parte della Banca centrale europea: il 7 dicembre la BCE dovrebbe alzare i tassi di un altro 0,25 per cento. Si tratterebbe del sesto aumento in 12 mesi, che porterebbe il livello ufficiale dei tassi al 3,5 per cento.

L’aumento è ormai considerato certo dalla gran parte degli operatori, e i mercati si sono da diverso tempo posizionati su un livello dei tassi che incorpora già per buona parte l’aumento previsto. Gli indici Euribor, che esprimono il costo del denaro nel breve periodo (fino a 12 mesi), si sono riposizionati sui probabili nuovi valori già da quasi un mese.

Inoltre, comincia ad apparire più probabile che anche nel 2007 potranno verificarsi alcuni incrementi di tasso, con una soglia di equilibrio indicativamente identificabile intorno al 4 per cento. La curva dei tassi a lungo termine esprime peraltro proprio tali aspettative, con una differenza di appena lo 0,20 per cento tra il costo del capitale a un anno e quello a 30 anni.

Di conseguenza, la distanza tra tassi variabili e tassi fissi dei mutui si mantiene quanto mai ridotta, con un differenziale che resta compreso tra lo 0,40 e lo 0,70 per cento nel confronto tra le migliori offerte disponibili per le due tipologie di tasso.

Tale situazione ha portato a un forte e veloce incremento delle richieste di mutuo a tasso fisso, che negli ultimi due mesi risulta essere preferito in oltre il 55 per cento dei casi. Si tratta di un vero e proprio capovolgimento del mercato, che fino a metà anno prediligeva ancora il variabile, anche se non più con la grande maggioranza di due anni fa. Tasso variabile che rimane comunque ampiamente scelto, con il 40 per cento circa delle richieste totali.

In realtà, proprio la vicinanza tra i due tassi rende abbastanza equivalente la scelta per un nuovo mutuo, dato che la differenza di partenza tra fissi e variabili corrisponde più o meno allo spazio residuale di aumento ancora ipotizzabile per i tassi.

Scegliendo un tasso o l’altro ci si dovrebbe quindi garantire un costo complessivo abbastanza simile. Si è quindi più liberi di optare per il fisso o il variabile a seconda delle proprie preferenze, anche emotive, o delle proprie esigenze finanziarie di breve e di lungo periodo.

Va comunque detto che la corsa al tasso fisso potrebbe rischiare di diventare l’ennesima tendenza generale ma poco razionale. La gran parte dell’aumento dei tassi è infatti ormai alle spalle, e dopo l’incremento di dicembre lo spazio verso l’alto sarà alquanto limitato.

Man mano che si delineerà l’orizzonte futuro dei tassi potrebbe quindi tornare già ragionevole considerare il tasso variabile come quello più conveniente in termini di costi complessivi, mentre il fisso potrebbe cominciare a rappresentare un costo eccessivo rispetto all’effettiva protezione offerta dall’aumento dei tassi.

Questa situazione stimola del resto la competitività del mercato, che può offrire tante soluzioni alternative a chi cerca un mutuo. Sia per i fissi sia per i variabili sono ormai parecchie le offerte a tassi sempre più ridotti, e diventa fondamentale non tanto decidere il tipo di tasso o la durata del mutuo quanto la banca alla quale richiederlo.

La vera differenza tra i tassi e il risparmio più significativo si ottengono infatti scegliendo l’offerta di volta in volta più conveniente, dato che da una banca all’altra il tasso può variare anche di oltre l’1 per cento, ovvero una media di 600 euro all’anno in più (o in meno) per un mutuo da 100 mila euro.

Sempre più protagoniste di questo scenario sono le banche che offrono i mutui online: non solo banche virtuali, ma anche un numero sempre più vasto di gruppi bancari tradizionali si confrontano sul web, offrendo mutui a tassi ridotti rispetto alle condizioni di filiale. E, approfittando dei broker online, l’utente può richiedere il mutuo comodamente via internet, ottenendo condizioni esclusive sul mutuo e una consulenza professionale e personalizzata, preziosa per scegliere il mutuo più adatto anche per chi volesse poi “contrattare” anche con la propria banca.

* Direttore marketing di MutuiOnline (www.mutuionline.it)
a cura del Direttore marketing di MutuiOnline
Fonte: La Mia Finanza

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