La Borsa ha una funzione essenziale in uno scenario industrializzato, è come il “motore” dell’economia, un luogo in cui aziende e consumatori possono vincere insieme; questo perché
in Borsa le aziende trovano i finanziamenti necessari per accrescere la loro attività e la loro dimensione. L’alto grado di tecnologia e sviluppo industriale cui abbiamo assistito nell’occidente dalla seconda metà del ’900 coincide con la diffusione della Borsa valori.
In Borsa le aziende trovano i finanziamenti necessari per crescere e arricchirsi, creando nuovi posti di lavoro. Arricchendosi, si valorizza l’azienda stessa e di conseguenza l’intero apparato economico del conteso sociale in cui è ubicata. Ma a trarne vantaggio non sono solo le aziende, ma come ho già detto anche i consumatori, dando loro l’opportunità di partecipare alla ricchezza prodotta dall’azienda che loro stessi finanziano operando in Borsa. A mio avviso è un modo perfetto per rendere più “democratico” il mondo finanziario, perché le aziende in questo modo non si chiudono in una “brutta” governance a proprietà ristretta, facendo in tal modo solo gli affari dei Proprietari, ma si aprono al pubblico.
Non è un piacere diventare azionista, e quindi socio, di una casa farmaceutica che propone un nuovo farmaco guaritore frutto di ricerche finanziate dalla tua stessa partecipazione? Io sono un accanito procacciatore d’affari, ma se quest’ultimi si possono fare con una cosa utile, ancora meglio !
in Borsa le aziende trovano i finanziamenti necessari per accrescere la loro attività e la loro dimensione. L’alto grado di tecnologia e sviluppo industriale cui abbiamo assistito nell’occidente dalla seconda metà del ’900 coincide con la diffusione della Borsa valori.
In Borsa le aziende trovano i finanziamenti necessari per crescere e arricchirsi, creando nuovi posti di lavoro. Arricchendosi, si valorizza l’azienda stessa e di conseguenza l’intero apparato economico del conteso sociale in cui è ubicata. Ma a trarne vantaggio non sono solo le aziende, ma come ho già detto anche i consumatori, dando loro l’opportunità di partecipare alla ricchezza prodotta dall’azienda che loro stessi finanziano operando in Borsa. A mio avviso è un modo perfetto per rendere più “democratico” il mondo finanziario, perché le aziende in questo modo non si chiudono in una “brutta” governance a proprietà ristretta, facendo in tal modo solo gli affari dei Proprietari, ma si aprono al pubblico.
Non è un piacere diventare azionista, e quindi socio, di una casa farmaceutica che propone un nuovo farmaco guaritore frutto di ricerche finanziate dalla tua stessa partecipazione? Io sono un accanito procacciatore d’affari, ma se quest’ultimi si possono fare con una cosa utile, ancora meglio !
La lettura del Report prosegue sul prossimo post ;-)
A cura di GIOVANNI ROMANO
Autore de “Il professionista delle opzioni”
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