Quelli italiani sono i conti correnti più cari d'Europa. Se poi aggiungiamo la crisi, l'inflazione che sale e i tassi d'interesse che scendono, ecco che i conti correnti pubblicizzati come "a costo zero" diventano particolarmente attraenti. Ma si tratta davvero di conti senza spese? Non proprio. Ovviamente un conto può essere più o meno conveniente di un altro, ma avrà sempre e comunque delle spese, a volte indicate chiaramente nei fogli informativi, altre volte un po' difficili da prevedere. Ecco quali sono i costi da conoscere prima per evitare amare sorprese.
Canone fisso e imposta di bolloMolti
conti correnti online a costo zero (come ad esempio il famoso
conto zero spese) non prevedono un canone fisso, ma solo se si rispettano particolare condizioni, come un limite d'età, un limite nel numero delle operazioni effettuabili, o una giacenza minima mensile o trimestrale, oppure ancora l'accredito mensile di stipendio o pensione. In caso contrario, si dovrà pagare il canone e probabilmente qualche commissione aggiuntiva. L'imposta di bollo invece si paga quasi sempre, dato che è un'imposta statale obbligatoria per legge, ed equivale a 34,20 euro. Solo alcune banche preferiscono pagarla al posto del cliente per rendere il conto ancora più economico.
Prelievi e bonificiI prelievi spesso non sono gratuiti, soprattutto se si effettuano dagli sportelli automatici di un'altra banca, da quelli di Poste Italiane o da filiali estere. In molti casi sono previste delle commissioni aggiuntive. E' bene informarsi con attenzione anche sui costi dei bonifici: hanno costi ridotti o completamente gratuiti solo se effettuati on line, ma molto più alti se effettuati allo sportello.
Assegni e carte di creditoSpesso nel conto base, senza spese, non sono previsti i carnet per gli assegni e le carte di credito. In questi casi il conto si rivela conveniente dal punto di vista economico ma non da quello pratico, dato che ci saranno dei costi aggiuntivi legati ai singoli servizi o alle singole operazioni, come l'emmissione di assegni circolari non trasferibili o il canone annuale per la carta di credito.
Altri serviziTra le altre spese variabili che possono trasformare un conto corrente a "costo zero" in un conto "a costo quasi zero", ci sono anche l'estratto conto e le comunicazioni della banca, (gratis se on line ma a pagamento se cartacee), la domiciliazione delle utenze e in alcuni casi anche la stessa apertura del conto.