bilancia_728p90_MOL

lunedì, maggio 09, 2011

I mutui e il costo del denaro


Si prospetta nell’immediato futuro, un ulteriore aumento del costo del denaro da parte della Banca Centrale Europea e questo comporterà delle conseguenze decisamente rilevanti sui tassi di interesse applicati ai mutui.
In questa situazione, ci si interroga se oggi convenga contrarre un mutuo variabile o fisso, nelle scorse settimane sembrava che il trend fosse a favore della stipula di contratti di mutuo con cap e cioè mutui con tasso variabile fino ad una certa soglia.
Ma le statistiche e gli studi su quale sia il mutuo da preferire in questa situazione continuano: per alcuni, anche in presenza di un ulteriore aumento del costo del denaro, sarebbe da preferire stipulare un mutuo a tasso variabile, soprattutto se si ha la disponibilità economica di far fronte a sensibili aumenti dei tassi di interesse; per altri, il tasso fisso risulterebbe conveniente solo se il costo del denaro salisse significativamente e se l'incremento poi rimanesse costante per almeno tutta la prima metà della durata del mutuo.
La situazione è onestamente molto complessa e anche piuttosto confusa, il dato di fatto, da cui bisogna partire, è che vi saranno ulteriori aumenti del costo del denaro, quanto questo influenzerà i tassi di interesse non è possibile stabilirlo con sicurezza, almeno per ora, per cui rimane forse un’unica opzione, la più conveniente, quella di stipulare un mutuo con cap, come detto un mutuo a tasso variabile con un limite massimo prestabilito in sede contrattuale, oltre il quale il tasso d'interesse non potrà mai salire. Questa formula permette di godere dei vantaggi e della convenienza, almeno iniziale, del tasso variabile, tutelandosi però e mettendosi al riparo da spiacevoli sorprese nel medio e lungo periodo.

Nessun commento: