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venerdì, aprile 29, 2011

Tasso Irs

I mutui, in linea di massima, possono essere a tasso fisso, a tasso variabile o misto. Nel caso in cui si scelga un tasso fisso, la banca che concederà il mutuo, dovrà tutelarsi riguardo le oscillazioni degli stessi tassi.
L'istituto bancario apre degli accordi, per tutelarsi, con società che lavorano nell'ambito della speculazione; queste società prendono a carico i rischi legati all'andamento del mercato economico.
Il mutuo a tasso fisso può dunque definirsi anche mutuo Irs, ovvero Interest Rate Swap, dove per Swap si intende l'accordo che la banca apre con la società speculatrice.
Nelle proposte di mutuo si può trovare la dicitura Irs o Eurirs; queste due sigle indicano la stessa cosa.
Il valore dell'Irs cambia a seconda della durata del mutuo; se il mutuo ha una durata minima, il guadagno della società speculatrice sarà inferiore ed inciderà meno sulla rata mensile del richiedente.
La presenza dell'Irs fa comprendere meglio il perchè un mutuo a tasso fisso abbia interessi maggiori rispetto ad un mutuo a tasso variabile; si comprende anche il motivo per cui un mutuo trentennale incida di più rispetto ad un mutuo decennale.
Il valore Irs cambia costantemente ed ogni banca riceve quotidianamente i nuovi valori direttamente dalla FBE, la Federazione Bancaria Europea.
Non è dunque possibile stabilire bene il valore Irs, anche se si possono ipotizzare delle oscillazioni approssimative allo 0,30% tra un mutuo annuale ed uno trentennale.
Il tasso di interesse applicato al capitale richiesto, comprende sia l'Irs che un valore chiamato Spread, che rappresenta l'effettivo guadagno che la banca “inserisce” nel mutuo.

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