Come hai già potuto intuire esiste una sostanziale differenza tra traders e investitori, queste due figure che fanno muovere il mercato, se pur nella maggior parte dei casi negoziano con gli stessi mezzi, operano e hanno una prospettiva di mercato totalmente diversa, se non opposta. Il trader investe a breve termine, io a brevissimo da un minimo di 3 ore a un massimo di 1 settimana. Il trader non vuole far parte o essere socio dell’impresa, né gli interessano i dividendi, vuole solo trarre profitto da una situazione particolare del titolo, positiva o negativa che sia, e soprattutto vuole fare soldi in fretta. La prospettiva dell’investitore è diversa, infatti quest’ultimo investe a
lungo termine in un’azienda, partecipa e diventa parte dell’azienda stessa, partecipando attivamente alle decisioni e godendo della spartizione degli utili, ossia dei dividendi.
lungo termine in un’azienda, partecipa e diventa parte dell’azienda stessa, partecipando attivamente alle decisioni e godendo della spartizione degli utili, ossia dei dividendi.
Gli speculatori e il loro ruolo nel mercato
La figura dello speculatore è sempre stata “mal vista” dalla società, questo è dovuto al fatto che per la mentalità “comune” il suo unico fine è trarre profitto a discapito degli altri. Il fatto che
cerca di trarre profitto da ogni situazione di mercato è vero, altrimenti che speculatore sarebbe, ma non è detto che in Borsa se un soggetto vince la controparte debba per forza perdere, cioè non è detto che lo debba fare per forza a discapito degli altri, anzi mi è capitato di leggere storie fantastiche di speculatori che hanno usato il proprio denaro a scopi di beneficenza, oppure di
speculatori che hanno accontentato e reso felici entrambe le controparti di un affare, storie anche di speculatori immobiliari che hanno salvato dai debiti e dalle Banche numerose famiglie con l’ipoteca aggravata sulla casa, prendendo benefici sia in funzione dei propri interessi, ma anche per gli inquilini. Definirei lo speculatore che piaccia o no, come “l’inerzia del mercato”, o la
“spinta”; gli speculatori sono persone molto intraprendenti e il loro desiderio di trarre profitto spinge il mercato verso soglie sempre superiori e sempre più innovative, questo perché ad
esempio, una buona azienda che si presenta con una buona idea sul mercato, quasi sicuramente sarà abbracciata e condotta dai finanziamenti degli speculatori in poco tempo sulla vetta del
mercato. Senza gli speculatori il mercato stagnerebbe in meno di 24 ore lavorative, facendoci ritornare istantaneamente agli albori del XIX secolo d.c. Secondo me lo dobbiamo grazie alla figura dello speculatore il frenetico progresso tecnologico a cui si è assistito durante il corso di questo secolo e del precedente, per non parlare di quello a cui assisteremo in futuro. Recentemente mi è capitato di vedere il film “Il petroliere”, mi sono reso conto che nonostante tutte le fattorie confiscate con l’inganno e il dolore causato alla povera gente, non saremmo mai
arrivati alla dinamicità del mondo che ci circonda senza la speculazione sul petrolio e l’avidità dei petrolieri che ha interessato la prima metà del 900. Tutto lo sviluppo economico e dei trasporti è nato da quegli antichi pozzi petroliferi, che hanno sì arricchito molto gli speculatori, ma che hanno anche improntato
cerca di trarre profitto da ogni situazione di mercato è vero, altrimenti che speculatore sarebbe, ma non è detto che in Borsa se un soggetto vince la controparte debba per forza perdere, cioè non è detto che lo debba fare per forza a discapito degli altri, anzi mi è capitato di leggere storie fantastiche di speculatori che hanno usato il proprio denaro a scopi di beneficenza, oppure di
speculatori che hanno accontentato e reso felici entrambe le controparti di un affare, storie anche di speculatori immobiliari che hanno salvato dai debiti e dalle Banche numerose famiglie con l’ipoteca aggravata sulla casa, prendendo benefici sia in funzione dei propri interessi, ma anche per gli inquilini. Definirei lo speculatore che piaccia o no, come “l’inerzia del mercato”, o la
“spinta”; gli speculatori sono persone molto intraprendenti e il loro desiderio di trarre profitto spinge il mercato verso soglie sempre superiori e sempre più innovative, questo perché ad
esempio, una buona azienda che si presenta con una buona idea sul mercato, quasi sicuramente sarà abbracciata e condotta dai finanziamenti degli speculatori in poco tempo sulla vetta del
mercato. Senza gli speculatori il mercato stagnerebbe in meno di 24 ore lavorative, facendoci ritornare istantaneamente agli albori del XIX secolo d.c. Secondo me lo dobbiamo grazie alla figura dello speculatore il frenetico progresso tecnologico a cui si è assistito durante il corso di questo secolo e del precedente, per non parlare di quello a cui assisteremo in futuro. Recentemente mi è capitato di vedere il film “Il petroliere”, mi sono reso conto che nonostante tutte le fattorie confiscate con l’inganno e il dolore causato alla povera gente, non saremmo mai
arrivati alla dinamicità del mondo che ci circonda senza la speculazione sul petrolio e l’avidità dei petrolieri che ha interessato la prima metà del 900. Tutto lo sviluppo economico e dei trasporti è nato da quegli antichi pozzi petroliferi, che hanno sì arricchito molto gli speculatori, ma che hanno anche improntato
A cura di GIOVANNI ROMANO
Autore de “Il professionista delle opzioni”
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