Aumenta il periodo e le somme richieste.
Nel terzo trimestre 2006 la crescita del credito ipotecario è stata del 16,31% rispetto al corrispondente trimestre 2005. Lo rileva in una nota Tecnocasa riportando le indicazioni della Banca d'Italia. Il valore dei flussi erogati - si legge - ha raggiunto la cifra di 45,2 miliardi di Euro. Gli andamenti favorevoli dei flussi sono stati determinati dall'andamento dei tassi di interesse di questi ultimi anni ritenuti ancora contenuti.
Tra le regioni è la Basilicata che ha registrato la percentuale di crescita maggiore +35,4% rispetto allo stesso terzo trimestre 2005, seguono la Calabria +29%, la Liguria +27,5% e l'Emilia +23%. Il Lazio è cresciuto di più tra le "grandi" regioni +14,9%, seguito da Campania + 8,9%, Lombardia +5,9% e Piemonte +3,73%. Valori negativi sono stati registrati in Molise -3,8% e nel Veneto -0,3%.
I recenti interventi della Banca Centrale Europea sul tasso di sconto hanno determinato un rialzo del costo delle rate. La crescita dei tassi di interesse ha portato le famiglie a preferire durate di rimborso più lunghe, oltre il 49% dei finanziamenti hanno durate superiori ai 21 anni, di cui il 25% di essi superiore ai 26 anni. Questa tendenza è agevolata anche dall'offerta da parte degli intermediari finanziari specializzati che hanno proposto linee di prodotti con durate fino a 40 anni a costi più competitivi rispetto al passato.
L'andamento dei prezzi degli immobili ha comportato un aumento dell'importo medio erogato: +8,6% rispetto al 2005 portandosi a 126.000 Euro. La previsione per l'anno 2007 sarà ancora positiva per effetto della domanda del mercato immobiliare che continua ad essere considerato per gli italiani un mercato "sicuro" dove investire i propri risparmi. Ulteriore elemento che favorirà la crescita del mercato del credito ipotecario sarà, secondo l'azienda, l'ampliamento dell'offerta da parte degli istituti specializzati. In particolare gli interventi riguarderanno i costi dei prodotti che diventeranno sempre più competitivi e adattabili alle diverse esigenze della famiglie italiane. Molti istituti di credito hanno introdotto linee di prodotti che coprono fino al 100% del valore dell'immobile a costi molto più contenuti rispetto al passato, favorendo in questo modo un numero sempre maggiore di clienti che non hanno un risparmio sufficiente per far fronte alle spese legate alla compravendita.
FONTE: Business Online
mercoledì, gennaio 31, 2007
martedì, gennaio 30, 2007
Mutui:crescono per durata e importo
E' quanto emerge da un'analisi di Kiron per Tecnocasa
(ANSA) - ROMA, 29 GEN - Non si ferma l'aumento del credito ipotecario destinato alle famiglie per l'acquisto di abitazioni. Nel terzo trimestre 2006 l'erogazione di mutui per la casa e' aumentata del 16,31%, e il valore dei flussi erogati ha raggiunto i 45,2 miliardi di euro. E' quanto emerge da un'analisi dell'ufficio studi Kiron per Tecnocasa, che sottolinea come 'la crescita dei tassi d'interesse abbia portato le famiglie a preferire durate di rimborso piu' lunghe.
FONTE: Ansa.it
(ANSA) - ROMA, 29 GEN - Non si ferma l'aumento del credito ipotecario destinato alle famiglie per l'acquisto di abitazioni. Nel terzo trimestre 2006 l'erogazione di mutui per la casa e' aumentata del 16,31%, e il valore dei flussi erogati ha raggiunto i 45,2 miliardi di euro. E' quanto emerge da un'analisi dell'ufficio studi Kiron per Tecnocasa, che sottolinea come 'la crescita dei tassi d'interesse abbia portato le famiglie a preferire durate di rimborso piu' lunghe.
FONTE: Ansa.it
Mutui: crescono in numero e valori
Il record è della Basilicata con le percentuali di crescita maggiore +35,4%. Da analisi di Tecnocasa il mercato del credito alle famiglie in Italia continua ad essere di crescita sostenuta. La previsione per l’anno 2007 è ancora positiva
ROMA – Continua la crescita del credito ipotecario destinato alle famiglie per l’acquisto di abitazioni. Il valore dei flussi erogati ha raggiunto la cifra di 45,2 miliardi di Euro.
E' quanto emerge da una analisi dell’ufficio studi di Tecnocasa, curata da Renato Landoni, ufficio studi di Kìron. Per quanto riguarda i valori relativi alle macro aree è l'Italia centrale che fa registrare la maggiore crescita +12,78% rispetto al corrispondente terzo trimestre 2005. Seguono l’Italia orientale +10,49%, l’Italia meridionale +8,50%, l’Italia occidentale +4,80% e l’Italia insulare +3,88%.
Tra le regioni è la Basilicata che ha registrato la percentuale di crescita maggiore +35,4% rispetto allo stesso terzo trimestre 2005, seguono la Calabria +29%, la Liguria +27,5% e l’Emilia +23%. Il Lazio è cresciuto di più tra le «grandi» regioni +14,9%, seguito da Campania + 8,9%, Lombardia +5,9% e Piemonte +3,73%. Valori negativi sono stati registrati in Molise -3,8% e nel Veneto -0,3%.
Gli andamenti favorevoli dei flussi erogati – continua lo studio di Tecnocasa – «sono stati determinati dall’andamento dei tassi di interesse di questi ultimi anni ritenuti ancora contenuti. I recenti interventi della Banca Centrale Europea sul tasso di sconto hanno determinato un rialzo del costo delle rate. Come è indicato nella tabella riportata sopra, il tasso Taeg medio è aumentato di 0,95 punti percentuali dall’inizio del 2006 al 30 settembre 2006. Sarà possibile che la Banca Centrale Europea intervenga ancora sui tassi al fine di contenere il livello del tasso di inflazione. Si ritiene comunque che l’attuale tensione sui tassi non pregiudicherà la crescita dei flussi delle erogazioni nel nostro Paese per l’anno 2007».
La crescita dei tassi di interesse ha portato le famiglie a preferire durate di rimborso più lunghe, oltre il 49% dei finanziamenti hanno durate superiori ai 21 anni, di cui il 25% di essi superiore ai 26 anni. Questa tendenza è agevolata anche dall’offerta da parte degli intermediari finanziari specializzati che hanno proposto linee di prodotti con durate fino a 40 anni a costi più competitivi rispetto al passato.
L'andamento dei prezzi degli immobili ha comportato un aumento dell’importo medio erogato che, secondo i dati dell’Ufficio Studi Kìron, è aumentato dell’8,6% rispetto al 2005 portandosi a 126.000 Euro. Volendo indicare delle previsioni nel breve periodo si può affermare che il mercato del credito alle famiglie in Italia continua ad essere caratterizzato da un andamento di crescita sostenuta. La previsione per l’anno 2007 sarà ancora positiva per effetto della domanda del mercato immobiliare che continua ad essere considerato per gli italiani un mercato «sicuro» dove investire i propri risparmi. Ulteriore elemento che favorirà la crescita del mercato del credito ipotecario sarà l’ampliamento dell’offerta da parte degli istituti specializzati. In particolare – conclude la ricerca - gli interventi riguarderanno i costi dei prodotti che diventeranno sempre più competitivi e adattabili alle diverse esigenze della famiglie italiane. Molti istituti di credito hanno introdotto linee di prodotti che coprono fino al 100% del valore dell’immobile a costi molto più contenuti rispetto al passato, favorendo in questo modo un numero sempre maggiore di clienti che non hanno un risparmio sufficiente per far fronte alle spese legate alla compravendita.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
ROMA – Continua la crescita del credito ipotecario destinato alle famiglie per l’acquisto di abitazioni. Il valore dei flussi erogati ha raggiunto la cifra di 45,2 miliardi di Euro.
E' quanto emerge da una analisi dell’ufficio studi di Tecnocasa, curata da Renato Landoni, ufficio studi di Kìron. Per quanto riguarda i valori relativi alle macro aree è l'Italia centrale che fa registrare la maggiore crescita +12,78% rispetto al corrispondente terzo trimestre 2005. Seguono l’Italia orientale +10,49%, l’Italia meridionale +8,50%, l’Italia occidentale +4,80% e l’Italia insulare +3,88%.
Tra le regioni è la Basilicata che ha registrato la percentuale di crescita maggiore +35,4% rispetto allo stesso terzo trimestre 2005, seguono la Calabria +29%, la Liguria +27,5% e l’Emilia +23%. Il Lazio è cresciuto di più tra le «grandi» regioni +14,9%, seguito da Campania + 8,9%, Lombardia +5,9% e Piemonte +3,73%. Valori negativi sono stati registrati in Molise -3,8% e nel Veneto -0,3%.
Gli andamenti favorevoli dei flussi erogati – continua lo studio di Tecnocasa – «sono stati determinati dall’andamento dei tassi di interesse di questi ultimi anni ritenuti ancora contenuti. I recenti interventi della Banca Centrale Europea sul tasso di sconto hanno determinato un rialzo del costo delle rate. Come è indicato nella tabella riportata sopra, il tasso Taeg medio è aumentato di 0,95 punti percentuali dall’inizio del 2006 al 30 settembre 2006. Sarà possibile che la Banca Centrale Europea intervenga ancora sui tassi al fine di contenere il livello del tasso di inflazione. Si ritiene comunque che l’attuale tensione sui tassi non pregiudicherà la crescita dei flussi delle erogazioni nel nostro Paese per l’anno 2007».
La crescita dei tassi di interesse ha portato le famiglie a preferire durate di rimborso più lunghe, oltre il 49% dei finanziamenti hanno durate superiori ai 21 anni, di cui il 25% di essi superiore ai 26 anni. Questa tendenza è agevolata anche dall’offerta da parte degli intermediari finanziari specializzati che hanno proposto linee di prodotti con durate fino a 40 anni a costi più competitivi rispetto al passato.
L'andamento dei prezzi degli immobili ha comportato un aumento dell’importo medio erogato che, secondo i dati dell’Ufficio Studi Kìron, è aumentato dell’8,6% rispetto al 2005 portandosi a 126.000 Euro. Volendo indicare delle previsioni nel breve periodo si può affermare che il mercato del credito alle famiglie in Italia continua ad essere caratterizzato da un andamento di crescita sostenuta. La previsione per l’anno 2007 sarà ancora positiva per effetto della domanda del mercato immobiliare che continua ad essere considerato per gli italiani un mercato «sicuro» dove investire i propri risparmi. Ulteriore elemento che favorirà la crescita del mercato del credito ipotecario sarà l’ampliamento dell’offerta da parte degli istituti specializzati. In particolare – conclude la ricerca - gli interventi riguarderanno i costi dei prodotti che diventeranno sempre più competitivi e adattabili alle diverse esigenze della famiglie italiane. Molti istituti di credito hanno introdotto linee di prodotti che coprono fino al 100% del valore dell’immobile a costi molto più contenuti rispetto al passato, favorendo in questo modo un numero sempre maggiore di clienti che non hanno un risparmio sufficiente per far fronte alle spese legate alla compravendita.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
lunedì, gennaio 22, 2007
FIRENZE,Mutui intestati a Prestanome
Truffa per oltre 800mila euro
14 persone tra cui direttori di banca, agenti immobiliari e periti sono indagati per una maxi truffa ai danni di agenzie bancarie
Firenze, 19 gennaio 2007- 14 persone indagate, 12 perquisizioni effettuate e un'accusa di truffa aggravata. Tre le persone che sarebbero le menti di una organizzazione messa in piedi per truffare degli istituti bancari, presumibilmente due uomini e una donna i cui nomi sarebbero legati ad una nota agenzia immobiliare della provincia di Firenze.
L'accusa è appunto quella di aver truffato le banche facendo ottenere mutui a persone nullatenenti per l'acquisto di immobili valutati più del loro valore grazie all'accordo di periti e direttori di banca compiacenti. Tra gli indagati appunto anche direttori di banca con sede ad Empoli ed a Firenze.
Secondo la ricostruzione dal 2002 al 2004 gli agenti immobiliari avrebbero stipulato almeno nove mutui per l'acquisto di case nelle province di Arezzo, Grosseto, Pisa e Pistoia, facendoli intestare a prestanome nullatenenti,tra cui anche un parcheggiatore abusivo e due persone senza fissa dimora che venivano 'ricompensati' con cifre dai 200 ai 6 mila euro.
Alla base del loro coinvolgimento, comunque, spesso ci sarebbe stata l'assicurazione che il mutuo sarebbe poi stato pagato dall'agenzia immobiliare. Quando si sono accorti che cio' non accadeva, tre dei prestanome hanno sporto denuncia, dando l' avvio all' inchiesta.
Gli inquirenti non escludono che i mutui contratti col raggiro possano essere piu' di quelli scoperti finora e per questo invitano eventuali altri prestanome che ne siano rimasti vittima a denunciare il fatto alla procura.
L'ammontare dei mutui sarebbe stato valutato sulla base delle perizie di due tecnici che sovrastimavano gli immobili. Mentre i proprietari delle case, estranei alla truffa, venivano liquidati con le somme pattuite, le banche si trovavano con mutui intestati a clienti insolventi e garantiti da ipoteche su immobili di valore inferiore ai soldi prestati. Una truffa che in tre anni avrebbe fruttato almeno 800mila euro e che invece è stata scoperta grazie all'inchiesta del pm Gabriele Mazzotta.
FONTE: il Resto del Carlino
14 persone tra cui direttori di banca, agenti immobiliari e periti sono indagati per una maxi truffa ai danni di agenzie bancarie
Firenze, 19 gennaio 2007- 14 persone indagate, 12 perquisizioni effettuate e un'accusa di truffa aggravata. Tre le persone che sarebbero le menti di una organizzazione messa in piedi per truffare degli istituti bancari, presumibilmente due uomini e una donna i cui nomi sarebbero legati ad una nota agenzia immobiliare della provincia di Firenze.
L'accusa è appunto quella di aver truffato le banche facendo ottenere mutui a persone nullatenenti per l'acquisto di immobili valutati più del loro valore grazie all'accordo di periti e direttori di banca compiacenti. Tra gli indagati appunto anche direttori di banca con sede ad Empoli ed a Firenze.
Secondo la ricostruzione dal 2002 al 2004 gli agenti immobiliari avrebbero stipulato almeno nove mutui per l'acquisto di case nelle province di Arezzo, Grosseto, Pisa e Pistoia, facendoli intestare a prestanome nullatenenti,tra cui anche un parcheggiatore abusivo e due persone senza fissa dimora che venivano 'ricompensati' con cifre dai 200 ai 6 mila euro.
Alla base del loro coinvolgimento, comunque, spesso ci sarebbe stata l'assicurazione che il mutuo sarebbe poi stato pagato dall'agenzia immobiliare. Quando si sono accorti che cio' non accadeva, tre dei prestanome hanno sporto denuncia, dando l' avvio all' inchiesta.
Gli inquirenti non escludono che i mutui contratti col raggiro possano essere piu' di quelli scoperti finora e per questo invitano eventuali altri prestanome che ne siano rimasti vittima a denunciare il fatto alla procura.
L'ammontare dei mutui sarebbe stato valutato sulla base delle perizie di due tecnici che sovrastimavano gli immobili. Mentre i proprietari delle case, estranei alla truffa, venivano liquidati con le somme pattuite, le banche si trovavano con mutui intestati a clienti insolventi e garantiti da ipoteche su immobili di valore inferiore ai soldi prestati. Una truffa che in tre anni avrebbe fruttato almeno 800mila euro e che invece è stata scoperta grazie all'inchiesta del pm Gabriele Mazzotta.
FONTE: il Resto del Carlino
Casa, in regione tassi per mutui superiori a media italiana
Per un mutuo fino a 125.000 euro è del 5,4% contro una media italiana del 5,24%, per cifre superiori si abbassa allo 5,15% contro lo 5,03%
Trento, 20 gen. - (Adnkronos) - Secondo il Bollettino statistico della Banca d'Italia relativo a settembre 2006 il tasso per un mutuo casa fino a 125.000 euro nel Trentino Alto Adige e' del 5,4% contro una media italiana del 5,24%. Per cifre superiori si abbassa allo 5,15% contro una media italiana del 5,03%.
Il dato regionale e' piu' alto anche di Lombardia (5 e 4,88%), Emilia Romagna (5,2 e 5,03%), Umbria (5,17 e 4,85%), Abruzzo e Molise (5,33 e 5,02%), Puglia (5,24 e 5%) e Sardegna (5,12 e 4,96%); per non parlare della Toscana, che fa registrare il tasso di interesse piu' basso della penisola: il 4,25%. I piu' penalizzati, invece, sono i piemontesi: il tasso su un mutuo superiore ai 125.000 euro e' pari infatti al 5,33%.
FONTE: ADN Kronos
Trento, 20 gen. - (Adnkronos) - Secondo il Bollettino statistico della Banca d'Italia relativo a settembre 2006 il tasso per un mutuo casa fino a 125.000 euro nel Trentino Alto Adige e' del 5,4% contro una media italiana del 5,24%. Per cifre superiori si abbassa allo 5,15% contro una media italiana del 5,03%.
Il dato regionale e' piu' alto anche di Lombardia (5 e 4,88%), Emilia Romagna (5,2 e 5,03%), Umbria (5,17 e 4,85%), Abruzzo e Molise (5,33 e 5,02%), Puglia (5,24 e 5%) e Sardegna (5,12 e 4,96%); per non parlare della Toscana, che fa registrare il tasso di interesse piu' basso della penisola: il 4,25%. I piu' penalizzati, invece, sono i piemontesi: il tasso su un mutuo superiore ai 125.000 euro e' pari infatti al 5,33%.
FONTE: ADN Kronos
giovedì, gennaio 18, 2007
NASCE DIRECTAFIN NUOVA REALTÀ DEL MERCATO ITALIANO DEL CREDITO
L'azienda propone prodotti e servizi finanziari rivolti a privati attraverso più canali, con particolare attenzione al canale web.
Directafin nasce dalla volontà di un gruppo di professionisti di unire le proprie esperienze maturate in diversi ambiti professionali, in particolare nellarea finanziaria, per creare unazienda che possa operare e svilupparsi in modo rapido e moderno nel mercato dei prodotti e servizi finanziari.
Obbiettivo principale di directafin è quello di proporre una gamma completa e accessibile di prodotti e servizi finanziari (Prestiti - Mutui - Cessione del Quinto) attraverso diversi canali, ovvero integrare il canale tradizionale, quale può essere lagenzia, con quello telefonico ed il canale internet.
Particolare attenzione verrà rivolta allevoluzione ed alle novità del mercato finanziario in modo da poter proporre sempre prodotti innovativi ed alle migliori condizioni di mercato.
FONTE: Comunicati Stampa
Directafin nasce dalla volontà di un gruppo di professionisti di unire le proprie esperienze maturate in diversi ambiti professionali, in particolare nellarea finanziaria, per creare unazienda che possa operare e svilupparsi in modo rapido e moderno nel mercato dei prodotti e servizi finanziari.
Obbiettivo principale di directafin è quello di proporre una gamma completa e accessibile di prodotti e servizi finanziari (Prestiti - Mutui - Cessione del Quinto) attraverso diversi canali, ovvero integrare il canale tradizionale, quale può essere lagenzia, con quello telefonico ed il canale internet.
Particolare attenzione verrà rivolta allevoluzione ed alle novità del mercato finanziario in modo da poter proporre sempre prodotti innovativi ed alle migliori condizioni di mercato.
FONTE: Comunicati Stampa
USA: indice mutui-casa -0,6%; rifinanziamenti +6,3%
NEW YORK - Segnano un calo le richieste di finanziamento ipotecario negli Stati Uniti, con l'indice generale in flessione dello 0,6% la scorsa settimana dopo la forte crescita registrata nella settimana precedente.
L'indice delle domande di mutuo destinate all'effettivo acquisto di una casa è risultato in ribasso del 7%, risentendo del rialzo del tasso medio su un mutuo trentennale al 6,19% dal 6,13% precedente.
In crescita, invece, le richieste di rifinanziamento con cui gli americani alimentano la propria liquidità: l'indice è salito la scorsa settimana del 6,3%.
FONTE: Swiss Politics
L'indice delle domande di mutuo destinate all'effettivo acquisto di una casa è risultato in ribasso del 7%, risentendo del rialzo del tasso medio su un mutuo trentennale al 6,19% dal 6,13% precedente.
In crescita, invece, le richieste di rifinanziamento con cui gli americani alimentano la propria liquidità: l'indice è salito la scorsa settimana del 6,3%.
FONTE: Swiss Politics
lunedì, gennaio 15, 2007
Caro mattone/ Proseguirà nel 2007 il boom del settore. Ferrero: nuova politica per la casa
Il boom del mercato immobiliare italiano è destinato a continuare anche nel 2007. È questa la previsione della Federconsumatori, secondo cui l’aumento medio per l’acquisto di un’abitazione sarà, nel corso di quest’anno, del 5% rispetto al 2006 (4792 euro al metro quadrato contro 4564), a fronte di un costo della locazione che aumenterà meno di quanto cresceranno i prezzi di acquisto. Più prudente è la previsione tracciata da Scenari Immobiliari: il mercato del real estate potrebbe rimanere stabile. Mentre sarà positivo il settore alberghiero, seguito dal commerciale, dalla grande distribuzione e dagli uffici. Nessuno crede però che la corsa del residenziale sia davvero finita.
Non lo credono le famiglie italiane, che possono comunque tirare un sospiro di sollievo dopo la decisione presa giovedì dalla Bce di lasciare invariato il costo del denaro. Un ulteriore aumento dei tassi, dopo quelli già stabiliti nel 2006, avrebbe reso i mutui per l’acquisto dell’abitazione ancora più gravosi.
Negli ultimi sei anni – sottolinea lo studio della Federconsumatori – il valore degli immobili è salito a ritmi vertiginosi: se nel 2001 per comprare 90 metri quadrati in una zona semicentrale di una grande area urbano occorrevano 15,3 annualità di reddito, nel 2006 ne occorrevano 19,6. Un’impennata del 46%.
Mentre sul fronte dei mutui per l’acquisto della prima casa, anche il 2006 si chiude con un segno positivo a due cifre: +14,6% per una consistenza di circa 240 miliardi di euro, secondo il Supplemento del Bollettino statistico della Banca d’Italia, “Indicatori monetari e finanziari”. Un dato solo di due punti percentuali più basso di quello registrato negli Stati Uniti, Paese dove il tasso di indebitamento delle famiglie è tra i più alti al mondo e dove sono in molti a sostenere l’imminente esplosione della bolla immobiliare.
“È necessario agire sul fronte degli affitti – sostiene il ministro per la Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, in un’intervista che sarà pubblicata nel prossimo numero di “Anci Rivista”, bimestrale dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani – aumentando l’offerta di alloggi a canoni accessibili. Oltre a recuperare e ristrutturare quelle esistenti bisogna inoltre costruire nuove abitazioni. E questo è anche quanto prevede il ddl governativo sul blocco degli sfratti ai più poveri e sulla costruzione di un piano casa”.
Di fatto – è quanto sostengono gli addetti ai lavori – l’assenza di una politica pubblica della casa ha giocato un gran ruolo nell’impennata dei prezzi delle abitazioni che si è verificata in tutta Italia negli ultimi anni. “La nuova politica della casa – secondo il ministro Ferrero – dovrà coinvolgere tutte le istituzioni territoriali, a partire dai Comuni che hanno un ruolo a 360 gradi, ma che, per poter operare in modo concreto, devono ricevere le risorse necessarie”. Quelle stesse risorse che mancano però nella legge Finanziaria appena approvata dal Parlamento.
FONTE: Affari Italiani di Libero
Non lo credono le famiglie italiane, che possono comunque tirare un sospiro di sollievo dopo la decisione presa giovedì dalla Bce di lasciare invariato il costo del denaro. Un ulteriore aumento dei tassi, dopo quelli già stabiliti nel 2006, avrebbe reso i mutui per l’acquisto dell’abitazione ancora più gravosi.
Negli ultimi sei anni – sottolinea lo studio della Federconsumatori – il valore degli immobili è salito a ritmi vertiginosi: se nel 2001 per comprare 90 metri quadrati in una zona semicentrale di una grande area urbano occorrevano 15,3 annualità di reddito, nel 2006 ne occorrevano 19,6. Un’impennata del 46%.
Mentre sul fronte dei mutui per l’acquisto della prima casa, anche il 2006 si chiude con un segno positivo a due cifre: +14,6% per una consistenza di circa 240 miliardi di euro, secondo il Supplemento del Bollettino statistico della Banca d’Italia, “Indicatori monetari e finanziari”. Un dato solo di due punti percentuali più basso di quello registrato negli Stati Uniti, Paese dove il tasso di indebitamento delle famiglie è tra i più alti al mondo e dove sono in molti a sostenere l’imminente esplosione della bolla immobiliare.
“È necessario agire sul fronte degli affitti – sostiene il ministro per la Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, in un’intervista che sarà pubblicata nel prossimo numero di “Anci Rivista”, bimestrale dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani – aumentando l’offerta di alloggi a canoni accessibili. Oltre a recuperare e ristrutturare quelle esistenti bisogna inoltre costruire nuove abitazioni. E questo è anche quanto prevede il ddl governativo sul blocco degli sfratti ai più poveri e sulla costruzione di un piano casa”.
Di fatto – è quanto sostengono gli addetti ai lavori – l’assenza di una politica pubblica della casa ha giocato un gran ruolo nell’impennata dei prezzi delle abitazioni che si è verificata in tutta Italia negli ultimi anni. “La nuova politica della casa – secondo il ministro Ferrero – dovrà coinvolgere tutte le istituzioni territoriali, a partire dai Comuni che hanno un ruolo a 360 gradi, ma che, per poter operare in modo concreto, devono ricevere le risorse necessarie”. Quelle stesse risorse che mancano però nella legge Finanziaria appena approvata dal Parlamento.
FONTE: Affari Italiani di Libero
venerdì, gennaio 12, 2007
Liberalizzazioni, Bersani: chiusura dei rapporti di durata con le banche
Spese di chiusura dei rapporti di durata con le banche
Finalmente un po’ di chiarezza riguardo alle spese di chiusura dei rapporti di durata (conti correnti e altro). Il Governo emanerà una circolare interpretativa che, in base alle anticipazioni del ministro, dirà che sono abolite le spese di chiusura per i conti correnti, per i conti titoli, ma non per i mutui. La circolare è più che opportuna, perché elimina le interpretazioni tendenziose delle banche (una loro circolare era già stata bloccata dall´Antitrust qualche mese fa).
Tutto bene, dunque, sul fronte “banche”? No, e il contenzioso riguarda l’interpretazione dell´articolo 10 della legge 248/06, che recita "In ogni caso, nei contratti di durata, il cliente ha sempre la facoltà di recedere dal contratto senza penalità e senza spese di chiusura ".
Ora, può una legge azzerare una clausola come quella che penalizza il cliente in caso di estinzione anticipata del mutuo contratto con la banca? A nostro parere no: potrà intervenire sui nuovi mutui, quelli stipulati successivamente all’entrata in vigore FONTE: www.voceditalia.it
Finalmente un po’ di chiarezza riguardo alle spese di chiusura dei rapporti di durata (conti correnti e altro). Il Governo emanerà una circolare interpretativa che, in base alle anticipazioni del ministro, dirà che sono abolite le spese di chiusura per i conti correnti, per i conti titoli, ma non per i mutui. La circolare è più che opportuna, perché elimina le interpretazioni tendenziose delle banche (una loro circolare era già stata bloccata dall´Antitrust qualche mese fa).
Tutto bene, dunque, sul fronte “banche”? No, e il contenzioso riguarda l’interpretazione dell´articolo 10 della legge 248/06, che recita "In ogni caso, nei contratti di durata, il cliente ha sempre la facoltà di recedere dal contratto senza penalità e senza spese di chiusura ".
Ora, può una legge azzerare una clausola come quella che penalizza il cliente in caso di estinzione anticipata del mutuo contratto con la banca? A nostro parere no: potrà intervenire sui nuovi mutui, quelli stipulati successivamente all’entrata in vigore FONTE: www.voceditalia.it
Si velocizzano i tempi per l'erogazione dei mutui regionali per acquisto prima casa
Tra gli oggetti in discussione in Consiglio regionale ieri è stata approvata all'unanimità una proposta di regolamento presentata dai consiglieri Ds Giovanni Sandri e Carmela Fontana sulle modificazioni al regolamento regionale relativo alle norme per la concessione di mutui a interesse agevolato. Il nuovo testo, al fine di ridurre i tempi di erogazione in modo da permettere la detraibilità fiscale degli interessi, prevede la trasformazione del procedimento da bando annuale a sportello, cioè dall'avvio della pratica, in qualunque giorno dell'anno, a partire dalla presentazione da parte dei cittadini della documentazione necessaria. Il risultato della modifica sarà testato per gli anni 2007-2008 in forma sperimentale.
FONTE: Piùpress - Moreno Vignolini
FONTE: Piùpress - Moreno Vignolini
giovedì, gennaio 11, 2007
Conti titoli, Bersani: anche Bankitalia favorevole a mobilità
ROMA - Le norme di chiusura dei conti correnti senza spese, richieste dal decreto Bersani-Visco dell'estate scorsa, si dovrebbe poter applicare anche ai conti titoli, ma non ai mutui. Lo ha detto il ministro per lo sviluppo economico, Pierluigi Bersani, rispondendo alle domande dei giornalisti durante una conferenza stampa.
"Siamo in attesa della risposta di Banca d'Italia. Credo che l'esito sarà favorevole per i depositi titoli, anche Bankitalkia sembra orientata a considerarli accessori rispetto ai conti correnti e quindi assoggettabili alle nuove norme. Mentre il parere sarà negativo per i mutui", ha risposto Bersani ai cronisti che gli chiedevano se la chiusura dei conti senza spese possa essere estesa anche ai depositi titoli e ai mutui.
FONTE: Reuters
"Siamo in attesa della risposta di Banca d'Italia. Credo che l'esito sarà favorevole per i depositi titoli, anche Bankitalkia sembra orientata a considerarli accessori rispetto ai conti correnti e quindi assoggettabili alle nuove norme. Mentre il parere sarà negativo per i mutui", ha risposto Bersani ai cronisti che gli chiedevano se la chiusura dei conti senza spese possa essere estesa anche ai depositi titoli e ai mutui.
FONTE: Reuters
mercoledì, gennaio 03, 2007
CASA: VDA; NUOVO REGOLAMENTO PER I MUTUI PRIMA CASA
(ANSA) - AOSTA, 28 DIC - Le domande riguardanti i mutui per la prima casa erogati dalla Regione autonoma Valle d'Aosta saranno ammesse per gli anni 2007/2008 secondo l'ordine cronologico e non più con un bando a scadenza.
E' quanto è previsto dal nuovo testo del regolamento approvato oggi all'unanimità dalla Terza commissione del Consiglio regionale 'Assetto del territorio'', presieduta da Fedele Borre, sulla base di una proposta di modifica presentata dai consiglieri Giovanni Sandri e Carmela Fontana.
"Questo meccanismo, proposto dall'Assessorato, - ha spiegato il consigliere Sandri - consentirà di ridurre i tempi di erogazione dei finanziamenti, che era l'obiettivo della nostra proposta". (ANSA).
FONTE: ANSA Valle d'Aosta
E' quanto è previsto dal nuovo testo del regolamento approvato oggi all'unanimità dalla Terza commissione del Consiglio regionale 'Assetto del territorio'', presieduta da Fedele Borre, sulla base di una proposta di modifica presentata dai consiglieri Giovanni Sandri e Carmela Fontana.
"Questo meccanismo, proposto dall'Assessorato, - ha spiegato il consigliere Sandri - consentirà di ridurre i tempi di erogazione dei finanziamenti, che era l'obiettivo della nostra proposta". (ANSA).
FONTE: ANSA Valle d'Aosta
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