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lunedì, agosto 31, 2009

Rimborso Mutui, Settembre 2009

«Vado allo sportello a chiedere informazioni sul "tetto al 4%" e non sanno neanche cosa sia», scrive Claudio da Reggio Emilia. «Ho parlato direttamente al direttore, ma non sapeva neanche se il 4% inglobasse lo spread o meno, e comunque mi ha invitato a non farci affidamento perché si trattava soltanto di una proposta di legge», ribatte Davide da Catania.

Vito invece si è sentito rispondere che, visto il calo degli Euribor, «il mutuo è così conveniente che aspettare ancora un po' è il minimo», mentre a Paolo hanno assicurato che «sperano di chiudere tutto entro fine anno».

Sono di questo tono molte delle testimonianze che i lettori hanno inviato a Mutui 24 sulla mancata applicazione delle agevolazioni previste dal Dl anticrisi (varato ormai 9 mesi fa) a vantaggio dei mutui variabili. Tutte o quasi, perché alcuni clienti riferiscono di aver ricevuto una lettera dalla banca che preannuncia il pagamento del contributo e qualcuno più fortunato quel conguaglio lo ha addirittura già ricevuto. «Ma nessuno spiega in che modo è stato calcolato, come faccio a sapere che le cifre sono giuste?», aggiunge Angela da Bari.

Qualcosa dunque si muove, e settembre potrebbe essere veramente il mese buono per ottenere finalmente il contributo. Plus 24 in edicola domani ha chiesto alle principali banche nazionali come si stanno organizzando per garantire i conguagli e affronta anche la questione dei mutui a tasso misto, che rischia di trasformarsi nell'ennesimo "pasticcio all'italiana".

Via: www.ilsole24ore.com

mercoledì, agosto 26, 2009

I mutui a tasso variabile della BCE

Sono nei listini, ma rimangono nei cassetti delle filiali. Si parla di mutui a tasso variabile BCE, i prestiti ipotecari che hanno come indice di riferimento per calcolare la rata il tasso fissato dalla Banca Centrale Europea. Dall'indagine nelle filiali emerge la chiara propensione a non offrire il prodotto. I vantaggi di un mutuo (quasi) sconosciuto

Sono nei listini, ma rimangono nei cassetti delle filiali. Si parla di mutui a tasso variabile BCE. Quei prestiti ipotecari, cioè, che hanno come indice di riferimento per calcolare la rata, il tasso fissato dalla Banca Centrale Europea, che è oggi all'1% (il più basso mai raggiunto) e che forse scenderà ancora fino ad arrivare a quota 0,50%, entro fine 2009. Gli altri variabili sono parametrari all'Euribor, che è un valore suscettibile degli umori del mercato internazionale e che da un mese è tornato a salire dopo essere precipitato dal 5,38 dell'ottobre 2008 all'1,24% di oggi. E' sostanzialmente un tasso politico, quello della BCE, che dovrebbe essere al riparo da eventuali speculazioni sui mercati: l'Euribor, infatti, ha ricominicato una lentissima salita a partire da metà maggio.

A parlare per primo del tasso variabile BCE era stato il Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, alla fine dell'ottobre 2008, mese tristemente noto per il surriscaldamento dei tassi. "A causa delle tensioni sui mercati interbancari e della rarefazione degli scambi," aveva sottolineato il Governatore durante la giornata del risparmio, "l'Euribor non riflette più adeguatamente il costo della raccolta. In prospettiva, è opportuno che le banche utilizzino per l'indicizzazione dei mutui a tasso variabile parametri più strettamente collegati all'effettivo costo della provvista". Gli aveva fatto eco Lorenzo Bini Smaghi, componente del board della Banca centrale europea, che si era schierato sulle posizioni di Draghi, dicendo chiaro e tondo che "il tasso interbancario è totalmente fuori linea e a pagarne il prezzo sono i cittadini che hanno il loro mutuo indicizzato all'Euribor."

Dall'indagine OF per il MigliorMutuo 2009, in corso in questi giorni, emerge uno scenario desolante: le prove fatte in filiale hanno mostrato prima di tutto una scarsa conoscenza del prodotto da parte dei bancari ("Devo chiedere", "Non so", è stata la risposta più frequente). In secondo luogo, e questo è più grave, hanno mostrato una chiara propensione a non dare il prodotto a chi lo richiedeva esplicitamente. Come mai? Le risposte sono state varie: la più sincera ha puntato il dito sulla "convenienza" : il mutuo a tasso BCE non sarebbe affatto un buon affare per la banca, perché i tassi sono troppo bassi. Ma è al contrario un ottimo affare per il cliente.

Mutuo BCE al posto del fisso?
Facciamo un esempio: se si chiede un mutuo BCE oggi, il Tan di partenza è in media (vedi tabella qui sotto) dell'1,85% (ma di fatto la media reale è del 2%), mentre quella per un variabile agganciato all'Euribor è pari all'1,4% (anche se lo spread del variabile è ancora in salita e in alcune banche è già attestato all'1,6%). Vuol dire che un mutuo BCE costa circa il 25% in più. Un mutuo di 100 mila euro in 15 anni ha una rata di partenza di 690 euro se si richiede un mutuo BCE e di 680 euro se si richiede un variabile tradizionale. Questo perché lo spread maggiorato per il BCE annulla il vantaggio del tasso di riferimento (BCE=1% contro 1,24% del tasso Euribor a tre mesi). Nonostante questa "barriera architettonica" alzata dalle banche, il mutuo BCE rimane vantaggioso, perché è previsto che il tasso scenda quasi a quota zero nei prossimi mesi, per rimanere fissato per un periodo non inferiore a 3 anni con possibilità di scostamenti graduali, "politici", a vantaggio delle famiglie. In sintesi, il mutuo BCE, pur variabile, potrebbe esser un valido sostituto del fisso, che oggi ha uno svantaggio rispetto al variabile di 3 punti percentuali. Il che è davvero moltissimo, calcolando anche periodi di ammortamento brevi (dai 5 ai 10 anni).

Uniche eccezioni, BPM e Ing direct: nel primo caso, in filiale il mutuo è conosciuto, ma è difficile da ottenere se non si è cliente da alcuni anni. Per Ing, si tratta di un mutuo online, e la risposta è stata rapidissima come sempre.


Via: http://www.osservatoriofinanziario.it

martedì, agosto 25, 2009

Tassi dei mutui risaliranno entro il 2012, ora l'Euribor e' ai minimi Storici

Nuovo minimo storico toccato dall'Euribor. Ma entro il 2012 i tassi torneranno a salire
L’Euribor a tre mesi, ovvero il tasso di riferimento per i prestiti interbancari, ha registrato un nuovo minimo storico, arrivando a quota 0,849%. In discesa anche la scadenza a sei mesi, da 1,111% a 1,107%, mentre la scadenza a una settimana è risalita da 0,342% a 0,345%.

Per i consumatori che hanno aperto un mutuo per la casa basato su tasso variabile, il nuovo minimo storico toccato dall’Euribor è una buona notizia, in quanto si tratta del principale tasso di riferimento per i mutui a tasso variabile. In altre parole, più l’Euribor scende più diminuisce anche la rata mensile da pagare per estinguere il mutuo. Si tratta di un trend che dura almeno da un decennio, ma destinato, secondo gli analisti, a invertirsi. Sono molti gli esperti e gli osservatori del mercato che ipotizzano una prossima ripartenza della dinamica inflazionistica. La maggior parte degli economisti, nello specifico, prevede che l’Euribor a tre mesi tornerà a salire quando l’economia mondiale inizierà a dare i primi sostanziali segni di ripresa, forse già a partire dalla fine del trimestre in corso.

Ricordiamo che l’Euribor è assunto come parametro non solo per i mutui a tasso variabile, ma anche per diverse forme di investimento, quali le obbligazioni a tasso variabile, alcuni fondi comuni e i contratti derivati. Decisiva nell’andamento futuro dell’Euribor sarà la strategia della Banca Centrale Europea.

In attesa di conoscere le mosse della BCE, i mercati indicano un Euribor a 3 mesi che resterà invariato per settembre, a 0,82% e al di sotto dell’1% anche a fine anno. Entro la fine del 2012, però, l’Euribor sembra destinato a riprendere quota e arrivare al 3%.

Via: http://www.businessonline.it

martedì, agosto 11, 2009

Sospensione delle Rate del Mutuo per chi è in Cassa - Banco Popolare

Il Banco Popolare (di cui fa parte il Credito Bergamasco) sospende il pagamento delle rate dei mutui ai lavoratori in difficoltà. L'aiuto, destinato per esempio ai lavoratori in Cassa integrazione, è stato reso possibile grazie all’accordo con il ministero dell’Economia: la sospensione è possibile fino a 12 mesi, senza alcun costo e con conseguente prolungamento del periodo di rimborso.

Con decorrenza dalla fine dello scorso luglio, hanno diritto alla sospensione tutti i sottoscrittori di un mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale che abbiano usufruito di interventi di sostegno al reddito per la sospensione dal lavoro (Cassa integrazione ordinaria o speciale) o abbiano perso la propria occupazione da lavoro dipendente o si trovino in possesso dei requisiti per l’assegnazione della somma una tantum di cui all’articolo 19, comma 2.

Il richiedente dovrà semplicemente recarsi presso lo sportello dove intrattiene il proprio rapporto di mutuo, avanzando la richiesta di sospensione: sarà poi l’Inps a fornire alla banca la conferma mettendo a disposizione le informazioni presenti sul proprio database.

La sospensione delle rate del mutuo si affianca ad una serie di altre iniziative: dalla possibilità di rinegoziare la durata o il tipo di mutuo, alla proposta di un pacchetto completo per la portabilità del mutuo.

Via: http://www.ecodibergamo.it/

lunedì, agosto 10, 2009

Portabilità dei mutui: Buone Notizie per i titolari di mutuo

A circa due anni di distanza dallo scoppio della crisi sui mutui subprime, partita dagli Stati Uniti ed allargatasi poi al resto del mondo, con le conseguenze ancora oggi ben visibili, per i titolari di un mutuo in Italia ci sono notizie positive. Da due giorni sono infatti entrate in vigore le norme sulla portabilità del mutuo (surroga). Il Dl Anticrisi (78/2009) all'art. 2 stabilisce infatti che le banche che cercano di allungare i tempi per il trasferimento del mutuo a costo zero ad un altro istituto di credito saranno soggette ad una penale. Con la nuova norma, nell'ipotesi in cui, trascorso un termine di 30 giorni dalla richiesta da parte della nuova banca alla banca uscente, il mutuo non sia ancora stato trasferito, il titolare del mutuo puó esigere un risarcimento pari all'1% del valore di mutuo per ogni mese o frazione di esso, di ritardo. La penale dovrà essere versata dalla banca uscente, la quale potrà tuttavia rivalersi sulla nuova banca se le ragioni del ritardo fossero ascrivibili a quest'ultima.

Dal momento in cui, oltre due anni orsono, è entrata in vigore la surroga, questo tipo di situazioni si sono infatti verificate molto di frequente, tanto che l'Antitrust ha multato, nell'agosto del 2008, ben 23 istituti bancari per un totale di circa 10 miliioni di euro. Il Tar ha tuttavia annullato tale sanzione e presto il Consiglio di Stato dovrà nuovamente pronunciarsi in proposito.

Con l'introduzione delle nuove norme e alla maggiore facilità di trasferimento del mutuo da un istituto all'altro, l'attenzione dei titolari di mutuo d'ora innanzi sarà dunque maggiormente rivolta al trend dei tassi di interesse e alle condizioni offerte dalle diverse banche, elementi che possono permettere di ottenere risparmi molto consistenti anche a distanza di diversi anni dalla stipula del mutuo stesso.

Via: http://www.viacasa.it/

sabato, agosto 08, 2009

«Pago due mutui e da 14 anni non vado in ferie». «Alla banca verso più di metà stipendio»

Il miraggio di una casa Ho 36 anni, una laurea in biologia, vivo e lavoro a Milano. Per anni ho vissuto con borse di studio e co.co.pro., sostenuto dai genitori. Ora ho trovato il famoso impiego a tempo indeterminato ma i problemi sembrano aumentare. L' unico modo per vivere è in affitto e in condivisione. Pensavo di comprare casa ma con uno stipendio di 1.300 euro non puoi ambire neppure a 30 metri quadri.

Noi "forzati" dell' affitto Tornata dalle vacanze mi sono messa a fare conti e proiezioni sul mio reddito, che è vincolato - a 32 anni - a un contratto precario. I tassi di interesse sono così alti che per comprare un bilocale, prezzo medio 180.000 euro, bisogna restituirne alla banca almeno 35 mila euro in più, con rata mensile di 860 euro al mese, ben oltre la metà del mio stipendio. Trucchi di sopravvivenza Ho un mutuo ventennale a tasso variabile stipulato 4 anni fa. Posso però rinegoziarlo ogni 2 anni. Per cui un piccolo consiglio (psicologico): contro gli aumenti non possiamo far nulla, ma con due calcoli forse si scopre che poteva anche andare peggio. Sacrificarsi come i nonni Ho 37 anni e due mutui sulle spalle: il mio di 1.066 euro su stipendio netto di 2.600, più quello di mia madre vedova.

Ma anziché lamentarmi, mi sono dato da fare per risparmiare (14 anni senza vacanze), e per fare un minimo di carriera, come avrebbe fatto mio nonno. L' appartamento l' ho acquistato in due mesi su internet, senza mediazioni. Il mutuo tramite un broker on line; e la banca me l' ha concesso in 5 giorni consigliandomi il fisso. Il tasso fisso conviene Ho fatto un tasso fisso quando i tassi erano al minimo (2003) e ovviamente conveniva il variabile. Ma davvero qualcuno pensava che i tassi sarebbero rimasti ai minimi per sempre?

Meglio cambiare tasso Ho cambiato mutuo, ne ho sottoscritto uno online a tasso fisso e saldato il vecchio a tasso variabile. Ci sono dei costi ma mi sono messa al sicuro per i prossimi 25 anni. Problema che non ha età Il problema riguarda tutti, non solo giovani e single. Due anni fa la nostra rata di mutuo era di 1.200 euro/mese, ora ha superato i 1.500. Mio marito è rimasto senza lavoro. Non ci resta che venere la casa.

Tutta colpa dell' euro Prima dell' euro le case costavano la metà. Ho un mutuo ma ho acquistato casa quando i prezzi di riferimento erano ancora in lire. Oggi nel mio palazzo vendono gli appartamenti al doppio. Ma gli stipendi non sono raddoppiati. Proprietario in Germania Un anno fa ho deciso di trasferirmi in Germania e adesso, a 29 anni, ho una casa mia nella semiperiferia di una grande città, pago un mutuo che mi permette altre spese voluttuarie. E la mamma torno a trovarla una volta ogni due mesi con un low cost.

Via: www.corriere.it

venerdì, agosto 07, 2009

Tornano a salire le richieste di mutuo negli USA

Secondo l'indice elaborato dalla Mortgage bankers associacion, negli Stati Uniti le richieste settimanali di mutui sono cresciute del 4,4%, tornando a vedere un segno positivo. Il dato mostra in particolare una crescita del 7,2% delle richieste per rifinanziare un mutuo gia' in corso.

Secondo la Mba il dato e' stato supportato dai tassi in calo sui mutui a tasso fisso, sottolineando come su base annua il totale delle richieste sia in crescita del 18% rispetto alla stessa settimana di un anno prima. Va ricordato che l'indagine della Mba per elaborare l'indice copre circa la meta' di tutte le richieste di mutuo residenziale negli Usa.

Via: http://miaeconomia.leonardo.it/

mercoledì, agosto 05, 2009

Due mutui per lo stesso immobile, possibile?

Io e il mio compagna abbiamo visto una casa di due piani e vorremmo comprarla per farci un b&b. L’immobile costa 400.000 euro. E’ possibile richiedere due mutui differenti per 200.000 in due banche diverse? E’ una cosa fattibile?

E’ praticamente impossibile dal momento che legata alla concessione del mutuo c’e’ la relativa accensione dell’ipoteca sull’immobile. A norma, infatti, insieme all’atto di mutuo viene costituita l’ipoteca a favore della banca sulla unita’ immobiliare oggetto del finanziamento. L’ipoteca costituisce la garanzia che tutela la banca e viene iscritta nei Pubblici Registri immobiliari per renderla pubblica.

Quindi non si puo’ praticare. Il consiglio e’ verificare se esistono delle agevolazioni comunale, provinciali o regionali per la piccola imprenditoria. Sono, infatti, numerose le leggi nazionali, e ancora di piu’ quelle regionali, che concedono contributi a fondo perduto, finanziamenti a tasso agevolato e benefici fiscali o contributivi a chi vuole avviare una nuova struttura ricettiva.

Via: http://miaeconomia.leonardo.it

martedì, agosto 04, 2009

MUTUI: sostegno alle famiglie di Padova con sospensione per 12 mesi della rata

Le prevede un protocollo tra prefettura, amministrazione provinciale e istituti di credito. Si tratta di agevolazioni sui mutui prima casa e sulle indennità ai lavoratori


I residenti della provincia di Padova che hanno contratto un mutuo e, per difficoltà sopraggiunte legate alla crisi economica, hanno perso una parte del reddito o addirittura l'occupazione oppure - se lavoratori subordinati o parasubordinati - sono stati licenziati o posti in Cassa integrazione guadagni, possono contare adesso sulle agevolazioni del protocollo d'intesa firmato oggi in prefettura dal prefetto Michele Lepri Gallerano, dal presidente della Provincia Barbara Degani e da 16 Istituti di credito.

Due le misure di sostegno previste:

• il blocco - per un periodo massimo di 12 mesi - del pagamento delle rate di ammortamento dei mutui concessi per la prima casa in favore dei cittadini residenti nella provincia che dimostrino di essere in difficoltà economica;

• l'anticipazione, da parte delle banche firmatarie del protocollo, delle indennità dovute dall'Inps ai lavoratori in Cassa integrazione ordinaria o straordinaria, anche in deroga, in sospensione, in mobilità o in disoccupazione, nel caso di ritardi all'incasso e a condizioni agevolate.

L'accordo 'anticrisi' è un risultato del lavoro del Tavolo provinciale per il monitoraggio del credito istituito presso la prefettura di Padova che, per rispondere alle esigenze legate alla situazione economico-finanziaria del territorio, ha messo in moto una rete di cooperazione.

Gli istituti che hanno aderito al protocollo sono: Banca Antonveneta (Gruppo Montepaschi), Banca popolare di Verona, Cassa di risparmio del Veneto (Gruppo Intesa – S. Paolo), Unicredit Banca e Federazione veneta delle Banche di credito cooperativo.

Via: www.interno.it

domenica, agosto 02, 2009

Crisi Mutui:Misure su crediti a breve e su pagamento quota capitale mutui

ROMA, 1 AGO - Dovrebbe essere approvata lunedi' dall'Abi e dalle associazioni di industriali, commercianti e artigiani la bozza di moratoria sul credito. Secondo quanto l'ANSA e' in grado di anticipare, il testo contiene l'allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa'' con riferimento alle ''operazioni di anticipazione su crediti certi ed esigibili'', e la sospensione di 12 mesi del pagamento della quota capitale di rate di mutui e leasing.

Via: www.ansa.it

sabato, agosto 01, 2009

I mutui ipotecari crescono nel 1° semestre 2009. Crescita dovuta in buona parte alle sostituzioni

Più domande di mutui nel primo semestre dell’ anno, esattamente il 4% a parità di giorni lavorativi. Un dato apparentemente soddisfacente su cui però pesano le richieste di sostituzione. Del resto il calo del 17% delle compravendite nel primo trimestre del 2009 lascia poco spazio all’ ottimismo.

In giugno, secondo i dati Eurisc - Crif, la domanda di mutui delle famiglie è risultata positiva per il quinto mese consecutivo: +8%, a parità di giorni lavorativi, rispetto allo stesso mese del 2008. Il sistema di informazioni creditizie Eurisc - Crif raccoglie i dati di oltre 70 milioni di linee di credito, la gran parte dei finanziamenti erogati al mercato retail.

Nello specifico, maggio e giugno del 2008 sono stati i primi mesi di consolidamento del trend negativo della domanda di mutui, seguito dal crollo di fine anno. Da febbraio del 2009 l’ inversione di tendenza: la domanda di mutui, sostenuta dalle operazioni di rinegoziazione di mutui esistenti, è tornata in terreno positivo. A marzo ha toccato il top, +21%, per poi assestarsi all’ 8% a maggio e giugno.

“L’ uscita dal tunnel e il ritorno della fiducia - commenta Enrico Lodi, general manager di Credit bureau services Crif - trova ulteriore riscontro nell’ analisi aggregata della domanda del primo semestre dell’ anno: la crescita è stata complessivamente del 4%, su valori analoghi a quelli del 2007″.

Ma quanto pesano le richieste per l’ acquisto di case? L’ ultimo dato è relativo al primo trimestre e rappresentavano poco più del 40% del totale, in netto calo rispetto al passato; le sostituzioni, in grande crescita, pesavano per il 30% (dal 25% del trimestre precedente), mentre ristrutturazioni e liquidità incidevano ciascuna per il 15.

“Pur tenendo conto delle rinegoziazione - conclude Lodi - il trend positivo della domanda di nuovi mutui, specie se confrontato con le richieste di prestiti, trova spiegazione nella logica dell’ investimento. Inoltre, nell’ ultimo semestre, ha contribuito il calo dei tassi”.

Infine, nel primo semestre sono calate sia le classi di importo più elevate (oltre i 300 mila euro e tra 150 e 300 mila) sia i mutui superiori ai 25 anni.

Via: www.ilsole24ore.com