Dopo un breve letargo invernale, torna a scaldarsi il mercato del mattone. A giugno, per il quinto mese consecutivo, la domanda di nuovi mutui richiesti dalle famiglie italiane cresce dell’8% rispetto alo stesso mese del 2008. E’ quanto emerge dalla consueta indagine di Eurisc, il sistema di informazioni creditizie di Crif che raccoglie i dati relativi ad oltre 70 milioni di linee di credito (la gran parte dei finanziamenti erogati al mercato retail).
Di certo ha inciso in maniera determinante sull’aumento delle domande di mutui il ribasso inarrestabile dell’Euribor. Ieri il tasso interbancario a tre mesi, base di riferimento per gran parte dei mutui variabili, si e’ avvicinato alla soglia dello 0,9%, distanziandosi sempre piu’ dal tasso di riferimento della Banca centrale europea fermo da alcuni mesi all’1%. Si tratta dell’ennesimo nuovo minimo storico, un fattore determinante nel rafforzare la disponibilita’ e quindi la fiducia dei mutuatari.
Gli italiani, infatti, forse per l’esigenza di mettere al sicuro i soldi, forse perché con un costo del denaro cosi’ basso non trovano piu’ convenienza investire in titolo di Stato, fatto sta che sono tornati a chiedere soldi in prestito per acquistare o costruire ex novo una casa.
Inoltre, va altresi’ analizzato il fattore “rinegoziazione”. Sicuramente una quota non trascurabile dei nuovi mutui stipulati e’ di fatto riconducibile alla possibilita’ che hanno i mutuatari di rinegoziare i vecchi contratti, sostituendoli con soluzioni piu’ flessibili e anche meno costose, visto il calo dell’Euribor a 3 mesi. Ma il boom delle rinegoziazioni - spiega comunque Crif - e’ gia’ passato e risale al marzo scorso quando le nuove domande si sono impennate addirittura del 21%, mentre fino a febbraio il dato era ancora negativo.
Il confronto tra il primo semestre 2009 e lo stesso periodo del 2008 e’ comunque eloquente, evidenziando un calo delle classi di importo piu’ elevate (oltre i 300mila euro e tra 150 e 300mila euro) a fronte della crescita della classe di importo fino a 75mila euro, che sale da una quota del 20,5% al 22,1.
Si segnala, inoltre, il significativo calo di quelli superiori ai 25 anni (dal 41% del primo semestre 2008 al 34% del primo semestre 2009), pur continuando a rimanere la classe maggiormente preferita dalle famiglie italiane. Le preferenze si sono poi concentrate rispettivamente sui mutui di durata fino a 15 anni (27% del totale) seguiti da quelli tra i 15 e 20 anni (22%) e da quelli tra i 20 e i 25 anni (16%).
Intanto arrivano buone notizie per le famiglie ligure. La Regione ha stanziato 5 milioni di euro per finanziare l’acquisto della prima casa di 500 nuclei. Si tratta di un contributo di 10 mila euro a chi compra (o ha comprato) casa nel 2009.
In particolare, puo’ accedere al finanziamento chi e’ residente o lavora in uno dei comuni interessati e con Isee (riferito al nucleo familiare) non superiore ai 30 mila euro. In graduatoria, hanno la precedenza le coppie giovani (al di sotto dei 30 anni) e di recente formazione (ovvero che abbiano assunto lo stesso indirizzo anagrafico da non piu’ di due anni) o in procinto di sposarsi, i single con figli a carico e i nuclei familiari con piu’ di tre figli.
Per aver diritto al finanziamento, la casa acquistata deve costare non piu’ di 250 mila euro e deve necessitare di interventi di manutenzione. Se l’immobile e’ nuovo, deve essere invece acquistato da un’impresa di costruzione o attraverso una cooperativa.
Gli interessati possono fare richiesta al Comune capofila (l’elenco e la suddivisione in 16 zone e’ riportata nel bando) entro mercoledi’ 30 settembre.
Via: http://miaeconomia.leonardo.it