Frenano i prestiti per computer e palestra, crescono per pagare la spesa, le tasse, il condominio
Calano i prestiti al consumo per acquistare il computer, frenano quelli per l'arredamento, per i viaggi, la palestra, i vestiti. Cresce al contrario il ricorso al credito per arrivare a fine mese con un balzo in avanti di quelli che prevedono la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Ma cresce anche il prestito per acquistare l'auto. Ecco in sintesi il rapporto dell'osservatorio sul credito al consumo 2006.Le famiglie italiane ricorrono al credito un po' di più rispetto al 2005, ma sempre molto meno delle famiglie inglesi, tedesche, francesi e soprattutto americane. Il credito al consumo, infatti, è cresciuto del 20,8% a fine 2005 rispetto al 2004, ma l’indicatore che misura il ricorso al credito è fermo al 43,4%. Anche i mutui hanno segnato il passo, nel 2005 con una crescita del 17,4%, una percentuale di crescita inferiore a quella dell'anno precedente (+19,8%). Lo rileva il ventesimo rapporto dell'Osservatorio sul credito al consumo realizzato da Assofin con CRIF e Prometeia.Ed ecco alcune cifre: a fine dicembre 2005, le consistenze totali di credito al consumo hanno superato i 76 miliardi di Euro contro i 63,3 miliardi del 2004. Le banche generaliste rappresentano circa 19 miliardi di Euro (+13,9%), mentre le istituzioni finanziarie e banche specializzate hanno sfiorato i 58 miliardi di Euro (+23,2%). Vanno bene i prestiti personali, le carte di credito a rate (revolving) e la cessione del quinto dello stipendio. Segno che ad avvicinarsi al credito non è la voglia della barca o del SUV, ma di pagare generi di prima necessità per la famiglia. Le banche generaliste aiutano chi non ce la fa a fine mese dando credito a fronte del cedolino dello stipendio o della pensione: il quinto dello stipendio è cresciuto del 37,4% con un’incidenza sul totale consistenze di credito al consumo del 13,2% contro il 10,9% del 2004. Ma a crescere sono anche le carte a rate (revolving) con un +7,4% anche se l'incidenza sul totale è in lieve calo, dal 6,1% al 5,8%. Prestiti personali e crediti finalizzati pesano ancora per l’81% (83% nel 2004) e mostrano un incremento dell’11,3% contro il +3,7% dell’anno precedente. A segnare il passo è il ricorso a prestiti per ciò che è considerato non indispensabile: come ad esempio i crediti erogati per gli acquisti in settori diversi da quello della mobilità (arredamento, elettronica ed elettrodomestici, viaggi, servizi, ecc.), che incidono sul totale per l’11,5%, perdendo quota rispetto al 2004 (14%). Entrando più nel dettaglio, i finanziamenti finalizzati all’acquisto di arredo aumentano complessivamente del 5,2% (+12,3% nel 2004); quelli legati all’acquisto di elettronica ed elettrodomestici risultano in calo del 12,4% anche in relazione ad un progressivo spostamento verso transazioni effettuate con carte di credito rateali. Infine, i crediti concessi per l’acquisto di altri beni e servizi (quali viaggi, spese mediche, palestre, ecc.) segnano una crescita moderata del 4% rispetto al boom avvenuto nel 2004 (+24.3%).In controtendenza solo il settore dell'auto: i finanziamenti per l’acquisto di auto nuove aumentano globalmente del 12,5%, con una crescita dei crediti concessi a tassi di mercato del 14,8%. Tutto questo mentre Agos, la societa' di credito al consumo controllata da Banca Intesa e Crédit Agricole, annuncia di avere avviato la sua prima cartolarizzazione pubblica, nell'ambito di un programma di emissioni fino a un massimo di 5 miliardi di euro da realizzarsi nel corso dei prossimi 5 anni.
Fonte: Of-Osservatorio finanziario
sabato, luglio 01, 2006
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