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sabato, giugno 09, 2012

Immobiliare: ripresa sempre più legata ai mutui


Pensare ad una ripresa dell’immobiliare è oggi quanto mai azzardato, considerata la crisi che interessa la nostra economia e l’incertezza imperante nel contesto internazionale. Anche coloro che nonostante tutto potrebbero richiedere e ottenere un mutuo oggi preferiscono attendere, per poter osservare meglio l’evoluzione dello scenario economico, che da un giorno all’altro potrebbe riservare grandi sorprese, in positivo o in negativo, basti pensare agli effetti di una possibile uscita della Grecia dall’Eurozona.
Sul fronte degli istituti di credito, la rigidità nella valutazione del merito creditizio è sempre molto forte, sia in termini di rapporto tra rata e reddito netto dei richiedenti sia per quanto concerne le garanzie da prestare per l’accensione di un mutuo. In una situazione di sostanziale stagnazione dei redditi reali è semplice comprendere come si stiano creando delle vere e proprie barriere all’ingresso ai finanziamenti per un numero crescente di aspiranti mutuatari. La dinamica rialzista dei tassi è dovuta a molteplici fattori, in primis la crisi dei debiti sovrani nell’eurozona, ma anche la maggior rischiosità associata ai mutuatari, legata all’instabilità del mercato del lavoro, fa la sua parte, con le banche che assumono un atteggiamento sempre più guardingo nelle fasi di istruttoria dei finanziamenti.
Nelle scorse settimane, prima che le vicende legate al terremoto in Emilia facessero capolino nell’agenda politica, erano iniziate a circolare ipotesi volte al rilancio delle compravendite, come la cancellazione dell’imposta di registro e dell’IVA in caso di acquisto da costruttore. É tuttavia fondamentale sottolineare come queste misure debbano rientrare nell’ambito di una strategia più organica e complessiva, che coinvolga anche gli istituti di credito, oggi vero e proprio tassello alla base del possibile rilancio dell’immobiliare.

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