L’ultima rilevazione dell’Agenzia del Territorio non lascia dubbi relativamente alla diffusione degli abusi edilizi nel nostro paese. Se nelle grandi città non sono pochi gli immobili che presentano piccoli abusi che possono essere sanati abbastanza velocemente, nelle aree periferiche specie nel mezzogiorno, i casi di immobili inesistenti al catasto sono particolarmente numerosi. I numeri parlano di un totale di 2.228.143 immobili sospetti, che sono stati individuati grazie alla sovrapposizione tra la cartografica catastale e le riprese aeree.
Il fenomeno dell’abusivismo edilizio è particolarmente diffuso in Campania e Calabria, con Napoli, Cosenza, Salerno e Reggio Calabria tra le città che contano il maggior numero di immobili non conosciuti al catasto.
Sul fronte dei mutui, è importante sottolineare come gli abusi edilizi rappresentino una pregiudiziale rilevante nelle fasi di perizia dell’immobile. Le pratiche che si incagliano per questi motivi sono molte, nonostante i numerosi condoni succedutisi negli anni abbiano consentiti a molti proprietari di sanare gli abusi più comuni, quali l’aggiunta di un vano, la trasformazione di una veranda in una stanza o l’abbattimento di un muro per allargare il soggiorno. Prima di apportare modifiche di questa natura occorre dunque prestare attenzione, in quanto potrebbero influenzare pesantemente la commerciabilità futura di un immobile. Diversa è la situazione degli immobili completamente sconosciuti al catasto, per cui sarà fondamentale comprendere tempi e modalità delle sanatorie che ogni regione appronterà.